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Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: la realizzazione dei diritti è tra gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU

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Proclamata nel 1992 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale delle persone con disabilità (International Day of Persons with Disabilities - IDPD) viene celebrata il 3 dicembre in tutto il mondo. Il tema, quest’anno, è "Uniti nell'azione per salvare e raggiungere gli SDG per, con e dalle persone con disabilità".

 

L'impegno delle Nazioni Unite per la realizzazione di tutti i diritti delle persone con disabilità è stato confermato e rafforzato prima dalla Convention on the Rigths of the Persons with Disabilities, ampiamente ratificata, e poi proprio dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La disabilità è, infatti, citata in varie parti degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) e in particolare in quelle relative all'istruzione, alla crescita economica e all'occupazione, alle disuguaglianze, all'accessibilità degli spazi, nonché alla raccolta dei dati e al monitoraggio degli stessi SDGs. Nello specifico:

 

l'Obiettivo 4 propone di garantire un'istruzione equa e accessibile, costruendo ambienti di apprendimento inclusivi e fornendo l'assistenza necessaria alle persone con disabilità;

- l'Obiettivo 8 promuove una crescita economica inclusiva, un'occupazione piena e produttiva che consenta alle persone con disabilità di accedere pienamente al mercato del lavoro;

- l'Obiettivo 10 sottolinea l'inclusione sociale, economica e politica delle persone con disabilità;

- l'Obiettivo 11 mira a sviluppare città e risorse idriche accessibili, sistemi di trasporto economici, accessibili e sostenibili, e a garantire l'accesso universale a spazi pubblici sicuri, inclusivi, accessibili e verdi;

- l'Obiettivo 17 sottolinea l'importanza della raccolta dati e del monitoraggio degli SDGs, con particolare attenzione ai dati disaggregati sulla disabilità.

 

Tuttavia, si legge sul sito delle Nazioni Unite, date le molteplici crisi del mondo attuale, il raggiungimento degli SDGs entro il 2030 è in pericolo. Per molti SDGs, i progressi si sono arrestati o sono regrediti al di sotto della soglia di riferimento del 2015. E purtroppo, i più poveri e vulnerabili del mondo sono spesso i più colpiti in tempi di crisi. I risultati preliminari del prossimo Rapporto delle Nazioni Unite su disabilità e sviluppo 2023 indicano che il mondo è ancora più fuori strada nel raggiungimento di diversi SDGs per le persone con disabilità.

 

È necessario un cambiamento fondamentale nell'impegno, nella solidarietà, nel finanziamento e nell'azione da parte degli Stati membri, del sistema delle Nazioni Unite, della società civile. Ed è altrettanto fondamentale includere le voci della comunità globale delle persone con disabilità per rendere gli SDGs una realtà per e con loro, ma anche realizzata da loro.

 

Commemorative Even at the UN headquarters in New York, 1 December 2023, 10am-1pm

 

 

Un po' di numeri

 

Del miliardo di persone con disabilità (circa il 15% della popolazione mondiale), si legge ancora sul sito delle Nazioni Unite, l'80% vive nei Paesi in via di sviluppo. Si stima che il 46% degli anziani di età pari o superiore a 60 anni sia costituito da persone con disabilità. Una donna su cinque rischia di andare incontro a una disabilità nel corso della sua vita, mentre un bambino su dieci è un bambino disabile.

 

Secondo il rapporto 2021 dell'UNICEFConsiderati, contati, inclusi” (“Seen, Counted, Included”), il numero di bambini e adolescenti con disabilità a livello globale è stimato in quasi 240 milioni. Rispetto ai bambini senza disabilità, i bambini con disabilità hanno:

  • Il 24% di probabilità in meno di ricevere stimoli precoci e cure adeguate;
  • Il 42% in meno di avere competenze di base di lettura e calcolo;
  • Il 25% di probabilità in più di soffrire di malnutrizione acuta e il 34% in più di soffrire di malnutrizione cronica;
  • Il 53% in più di avere sintomi di infezioni respiratorie acute;
  • Il 49% in più di non aver mai frequentato la scuola;
  • Il 47% in più di non frequentare la scuola primaria, il 33% in più per la scuola secondaria inferiore e il 27% in più per la secondaria superiore;
  • Il 51% in più di sentirsi infelici;
  • Il 41% in più di sentirsi discriminati;
  • Il 32% in più di subire punizioni fisiche gravi.

 

In Europa, secondo i dati 2022 del Consiglio dell’UE riportati da Openpolis, 87 milioni di persone hanno una qualche forma di disabilità. Per molti di loro, l’inserimento nel mondo del lavoro è ancora un’utopia. Inoltre, tra il 2010 e il 2020, è aumentato il divario tra disoccupati con disabilità e disoccupati senza disabilità in 11 Stati membri (in particolare Danimarca, Cipro e Belgio).


In Italia, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha contato quasi 13 milioni di persone con una qualche disabilità. Tra queste, i dati ISTAT ne individuano oltre 3 milioni (circa il 5% della popolazione) con gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali, e, nell’anno scolastico 2021/2022gli alunni con disabilità sono quasi 316 mila (pari al 3,8% degli iscritti). 

 

L’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità

 

Allegati

  Disability and SDGs
  • Data di pubblicazione 1 dicembre 2023
  • Ultimo aggiornamento 1 dicembre 2023