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Linfoma di Hodgkin: nuova tecnica non invasiva ne rileva la diffusione nei pazienti pediatrici

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Il linfoma di Hodgkin rappresenta uno dei tumori più diffusi negli adolescenti. La terapia proposta varia in funzione della sua diffusione nei vari organi, per cui capire a che punto del suo sviluppo si trovi la neoplasia al momento della diagnosi è fondamentale per indirizzare al meglio il paziente verso le cure più appropriate.

Oggi la metodica migliore per identificare correttamente l’entità della diffusione del linfoma di Hodgkin è rappresentata dalla tomografia computerizzata (Tc) associata alla tomografia a emissione di positroni (Pet). La Tc-Pet prevede l’esposizione a una discreta quantità di radiazioni ionizzanti (raggi X); questo però in futuro potrebbe essere evitato. A renderlo noto è uno studio multicentrico recentemente pubblicato su “European Radiology, rivista ufficiale della Società Europea di Radiologia. La ricerca, coordinata dall’Università di Utrecht in Olanda, ha visto il coinvolgimento dei più importanti ospedali pediatrici europei tra cui l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”, ed è nata con lo scopo di cercare metodi alternativi privi di radiazioni ionizzanti per rilevare la diffusione del linfoma di Hodgkin. I risultati dello studio mostrano una concordanza eccellente dei reperti ottenuti con questa nuova metodica e con la Tc-Pet che invece usa radiazioni. Tuttavia, la risonanza magnetica dell’intero corpo, pur rappresentando una promettente alternativa, dovrà essere validata da ulteriori studi su gruppi di pazienti più numerosi.


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  • Data di pubblicazione 29 ottobre 2020
  • Ultimo aggiornamento 29 ottobre 2020