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Sindrome di Turner e disturbi dell’apprendimento, incontri promossi da A.Fa.D.O.C. per individuare la migliore strategia di intervento

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Prende avvio a gennaio 2022 il nuovo progetto dell’Associazione Famiglie di soggetti con Deficit dell’Ormone della Crescita e altre patologie rare (A.Fa.D.O.C.) per valutare le difficoltà e i disturbi dell’apprendimento - e programmare interventi ad hoc – di bambini/e, ragazzi/e. Sarà offerta alle famiglie dell’associazione la possibilità di partecipare a degli incontri, di cui il primo gratuito per i soci A.Fa.D.O.C., volti ad individuare i bisogni specifici e a sviluppare delle strategie di intervento.

In modo particolare, il progetto si rivolge alle bambine con la Sindrome di Turner, una patologia rara che colpisce solo le femmine, in quanto è causata dall’assenza parziale o completa di uno dei due cromosomi X. In altre parole, poiché la donna è caratterizzata dalla coppia di cromosomi XX, l’anomalia cromosomica nelle persone colpite dalla sindrome di Turner è tale che alcune presentano un solo cromosoma X – è la maggioranza dei casi e si parla di monosomia X –, in altre è solo una parte delle cellule a presentare un solo cromosoma X (e si parla di mosaicismo genetico).

 La Sindrome presenta delle criticità specifiche che non tutti gli specialisti dei disturbi dell’apprendimento conoscono. Per questo A.Fa.D.O.C. ha affidato gli incontri suddetti alla psicologa Elena Alberti, che già collabora con l’associazione e che ha vissuto con queste bambine, partecipando all’ultimo Campo  estivo.

 “Le bambine con la sindrome di Turner, all’incirca una su 2000/2500 nate – ci spiega -, hanno uno sviluppo cognitivo normale. Tuttavia, nonostante il quoziente intellettivo risulti nella norma esiste una forte discrepanza tra il quoziente intellettivo verbale e il quoziente intellettivo di performance. Infatti, se da una parte le competenze linguistico-cognitive siano elevate, dall’altra, quelle attitudinali come l’organizzazione, la pianificazione, i cui deficit hanno un notevole impatto, oltre che sulla carriera scolastica, anche sulle azioni quotidiane, risultano compromesse. Spesso accade ad esempio che le ragazze con la sindrome di Turner dimentichino ciò che stanno facendo o che abbiano difficoltà a interpretare i segnali non verbali come il linguaggio del corpo o le espressioni del viso, a causa di deficit nella percezione visiva e di veri e propri problemi di memoria visiva”.

 Le difficoltà scolastiche maggiormente riscontrate riguardano la scrittura, il disegno, la matematica e la geometria. Si intuisce come un’individuazione tempestiva potrebbe agevolare le possibilità terapeutiche di intervento. Ma come si può compensare un deficit di apprendimento? “Ogni persona ha caratteristiche specifiche: durata e tipologia dell'intervento variano a seconda del bisogno e della risposta al trattamento. L'obiettivo che ci si pone è proprio quello di adattare il tipo di intervento alle peculiarità della singola bambina, sulla base non solo delle sue aree di fragilità ma soprattutto valorizzando i suoi punti di forza, al fine di permettere a queste ragazze di vivere un percorso positivo e armonico, sentendosi supportate nel loro percorso di crescita”.

 


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  • Data di pubblicazione 17 dicembre 2021
  • Ultimo aggiornamento 17 dicembre 2021