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Malattie ossee rare, a breve un trial su una nuova generazione di farmaci

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E’ tutto pronto per la sperimentazione clinica di un farmaco innovativo per le malattie genetiche ossee, quali l’osteopetrosi autosomica dominante di tipo 2 (ADO2). Il farmaco sperimentale - [SiS-101-ADO2] - è frutto di un accordo  di collaborazione scientifica tra la SiSaf Ltd, società inglese che sviluppa terapie a base di RNA per malattie genetiche scheletriche rare, e l'Università degli Studi dell’Aquila. La molecola ha già dimostrato in 12 mesi di studi preclinici efficacia e tollerabilità e per essa la SiSaf ha acquistato la licenza di brevetto che le consente di far richiesta di sperimentazione clinica alla FDA statunitense nel corso del secondo semestre del 2022. Data l'urgente necessità di trattamento dei pazienti con ADO2 e la mancanza di terapie esistenti, SiSaf intende richiedere anche la Designazione di Farmaco Orfano.

     La sfida, come in tutte le malattie autosomiche dominanti, era la necessità di eliminare ripetutamente la copia mutata dell’mRNA senza intaccare la copia sana. Questo ha ritardato il passaggio dagli studi preclinici a quelli clinici. 

Il gruppo di ricerca dell’Università degli Studi dell’Aquila, coordinato dalla professoressa Anna Maria Teti, ha  dimostrato fattibile il trattamento nei topi e nelle cellule umane in vitro. E’ stato quindi formulato un siRNA specifico per ADO2 che con la tecnologia di SiSaf ha consentito una somministrazione sistemica ripetuta e sicura, stabilizzando e proteggendo sufficientemente il siRNA nel sistema circolatorio e ottenendo il ripristino dell'architettura ossea sana.

    Alla guida della sperimentazione clinica di Fase I, ci sarà il Professor Michael Econs, Distinguished Professor of Medicine and Medical and Molecular Genetics presso l’Indiana State University Medical School ed esperto mondiale di malattie metaboliche ossee, nel cui laboratorio sono attualmente in corso studi traslazionali sull’ADO2.

     La SiSaf, che ha sviluppato la tecnologia che ha reso possibile questa sperimentazione che potrà portare ulteriori miglioramenti e progressi nel campo dei disordini autosomici dominanti che necessitano di somministrazione sistemica, è convinta che questa sia un’area con un enorme potenziale di sviluppo e che potrà cambiare in modo sostanziale la vita dei pazienti. 

 Infatti lo studio ha suggerito che strategie simili potrebbero essere applicate ad altre malattie ossee autosomiche dominanti, aprendo la strada per un utilizzo più ampio dei siRNA nelle malattie genetiche rare.

 La patologia

 L'ADO2, nota anche come malattia delle ossa di marmo o malattia di Albers-Schönberg, colpisce una persona su 20.000. È caratterizzata da un aumento della densità ossea dovuto ad un difetto nel riassorbimento osseo da parte di cellule denominate osteoclasti, che negli individui sani rimuovono il tessuto osseo invecchiato o danneggiato. Queste infatti partecipano al rinnovamento del tessuto osseo rimuovendo quello danneggiato o consumato. La mancanza di questa attività, e dunque il difetto genetico dell’ADO2, provoca una patologia che può avere diverse manifestazioni: fragilità ossea (la qualità dell'osso è scadente e porta a fratture spontanee), anemia e suscettibilità alle infezioni (perché il midollo osseo non si sviluppa normalmente), disturbi neurologici (cecità, sordità, paresi) dovuti alla compressione dei nervi da parte del tessuto osseo, problemi dentari. La gravità è variabile: le forme più gravi sono letali già durante l'infanzia; quelle più lievi sono caratterizzate da un'aspettativa di vita normale, ma la qualità della vita può essere pessima, per via delle infezioni ricorrenti e delle fratture.

 

 

 

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  • Data di pubblicazione 17 dicembre 2021
  • Ultimo aggiornamento 17 dicembre 2021