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Down? No, Barbara. O Irene, o Fabiano, o Davide, o Valerio, o Matilde. Così si chiamano i protagonisti della campagna di comunicazione che l’Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down (AIPD) lancia in occasione dell’8 ottobre, Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down. Una campagna che invita a “guardare quello che c’è, non quello che manca” e, quindi, ad andare oltre la sindrome e vedere la persona con i suoi hobby, le sue passioni, i suoi talenti. Come appaiono nello spot i sei, tra ragazzi e ragazze, ovvero nei panni della loro passione.  Niente etichette, niente stereotipi. Quello che conta è il nome della persona, la passione e la storia che la identifica, non la sindrome. Non a caso l’hashtag ufficiale è: #chiamacipernome.

La campagna viene lanciata sul sito e sui canali social di AIPD (Facebook, Twitter e Instagram), giorno dopo giorno, fino ad arrivare alla Giornata Nazionale dell’8 ottobre, quando, inoltre, come tutti gli anni, in oltre 150 piazze delle città italiane saranno presenti i banchetti dell’associazione per la raccolta fondi attraverso le tavolette di cioccolata fondente Equosolidale.

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