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Tempo di virus, le FAQ dell’ISS per saperne di più

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Come ogni anno la stagione invernale è caratterizzata dalla circolazione di diversi virus respiratori, che vengono monitorati sia dal punto di vista epidemiologico che virologico dalle sorveglianze ISS. Ecco quali sono i principali, con l’indicazione dei bollettini dove trovarli.

Quali sono i virus respiratori che attualmente circolano in Italia?

Virus influenzali. Il primo isolamento di virus influenzale nell’uomo risale al 1933 in Inghilterra (ma in precedenza erano stati isolati virus influenzali sia da polli che da suini). Da allora, ne sono stati identificati quattro tipi differenti, della famiglia Orthomixoviridae: il virus tipo A e il virus tipo B, responsabili della sintomatologia influenzale classica; il tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico); il tipo D, la cui possibilità di infettare l’uomo non è ancora chiara. Finora in questa stagione in Italia circolano soprattutto virus di tipo A, con una piccola quota di B.

SARS-CoV-2 E’ il virus responsabile del COVID-19, e fa parte della famiglia dei coronavirus.

Virus respiratorio sinciziale o RSV. Appartenente al genere Pneumovirus, RSV è un agente infettivo virale molto contagioso capace di infettare l'apparato respiratorio di persone di tutte le età, in particolare di anziani e di bambini al di sotto dei due anni. Si tratta di un virus a RNA di cui si conoscono due gruppi, il gruppo A e B, individuati sulla base delle due forme della glicoproteina G, che è una molecola presente sulla capsula che riveste il virus.

Rhinovirus. I rhinovirus sono la causa del 30-35% delle sindromi simil-influenzali (Influenza like illness – ILI) degli adulti e sono più attivi in autunno, primavera ed estate. Sono stati identificati più di 110 rhinovirus, per i quali la temperatura ottimale è di 33°C, quella delle mucose nasali.

Altri coronavirus. Un’altra percentuale di ILI viene causata dai coronavirus, che agiscono soprattutto in inverno e inizio primavera. Solo tre o quattro degli oltre trenta ceppi conosciuti infettano gli esseri umani. IL coronavirus MERS, che talvolta viene definito ‘influenza del cammello’, è stato segnalato in altri paesi come causa di sindrome influenzale (recentemente in soggetti provenienti dal Qatar), tuttavia al momento non risulta circolante in Italia.

Altri virus. Un altro 10-15% delle ILI è dovuto ad altri virus che sono responsabili anche di altre malattie più severe, come adenovirus, coxsackievirus, echovirus, paramyxovirus, enterovirus. Nel 30% dei casi l’agente che causa la Ili rimane non identificato, anche se si presume che sia di origine virale.

Come funziona la sorveglianza dei virus respiratori?

Tutti i virus respiratori causano una ILI. Si definisce come ILI (influenza like illness, o sindrome simil influenzale), una manifestazione acuta con sintomi generali e respiratori. In particolare la definizione di ILI (comune in tutta Europa) prevede: qualsiasi soggetto che presenti improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i seguenti sintomi generali: febbre o febbricola, malessere/spossatezza, mal di testa, dolori muscolari, e, almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse, mal di gola, respiro affannoso.

La sorveglianza delle ILI è riportata nel bollettino Influnet. Il report epidemiologico dà una misura di quante ILI in generale sono state trovate nella settimana di sorveglianza, ma non dà indicazioni su quali virus le abbiano provocate. La caratterizzazione è fatta invece dal report virologico, che ad esempio nella settimana 49 riportava che su un campione di ILI analizzate circa il 40% era causato da virus influenzali, mentre il resto da altri virus tra cui Sars-CoV-2, RSV, rhinovirus e altri virus respiratori.

 

  • Data di pubblicazione 16 gennaio 2023
  • Ultimo aggiornamento 16 gennaio 2023