A cura di Luana Penna, Ufficio Stampa ISS
Situato al crocevia tra vita ordinaria e crisi profonda, “Diario di una battaglia” parte da un evento che segna un inequivocabile prima e dopo: la diagnosi della sindrome di Guillain‑Barré per Lino, il marito dell’autrice Angela Covelli. La malattia – definita “bestia orribile” – scuote le sicurezze familiari, costringendo la moglie a trasformarsi in una caregiver e a rifugiarsi nella scrittura.
La trama colpisce per l’energia emotiva: dalla fase iniziale di smarrimento alla presa di coscienza, dalla lucidità della lotta quotidiana all’ironia che emerge attraverso i dialoghi medici.
Angela racconta frammenti di normalità – come gestire la casa, le figlie Valeria e Cristina, gli amici – ma anche l’angoscia di un percorso di cura incerto. La presenza dell’ironia di Lino, che riesce sempre a strappare sorrisi anche tra gli infermieri, è uno dei più intensi contraltari emotivi alla sofferenza. La narrazione è caratterizzata da brevi capitoli quasi come appunti quotidiani, riflessioni intime e pensieri che agiscono come specchi emotivi, non solo per l’autrice, ma per ogni lettore che si confronta con la vulnerabilità.
La forza viene raccontata con parole semplici. Angela non cerca di edificare ma di condividere, compreso quel senso di impotenza che può assalire chi si trova ad assistere una persona che soffre. Lino pur nella malattia è un uomo capace di incidere con la sua leggerezza anche in ospedale, ricordandoci quanto il sorriso possa rappresentare una vera medicina.
La rete di affetti – amici, famiglia, complicità tra coniugi – emerge come fattore fondamentale di speranza e sostegno. Diario di una battaglia punta meno a intrattenere e più a sostenere. Non cerca di far ridere strappando una risata a ogni pagina, ma di far sentire meno solo chi affronta situazioni analoghe, mostrando come anche nei momenti bui la quotidianità – fatta di piccole sfide – sia un gesto d’amore concreto.
Oltre cento pagine, lettura breve ma di grande impatto emotivo. Consigliato a chi cerca una testimonianza vera sul ruolo di chi assiste un ammalato grave, un modo per sentirsi capiti se si vive una condizione simile, privata ma universale e comune a molti. Un messaggio di forza e resilienza che l’autrice regala con coraggio, amore e speranza.
Angela Covelli, Diario di una battaglia. Vivere con la Sindrome di Guillain-Barré, AUGH Edizioni 2025, Collana Curandero, euro 15,00