In principio il seme, poi il germoglio che cresce, che mette radici e su cui spuntano le prime foglie, infine l’albero. Qualche pianticella ci mette di più, qualcuna cresce un po' a stento, ma se a ciascuna viene data la giusta attenzione e dunque il “giusto supporto”, alla fine tutte crescono e danno vita a un bosco rigoglioso. È questo il messaggio, positivo, di speranza, della nuova campagna di sensibilizzazione “Le Radici di Fabry”, rivolta al personale sanitario, ai pazienti, ai familiari e a tutta la cittadinanza. Messaggio che passa attraverso il video realizzato dall’Associazione Italiana Anderson-Fabry (AIAF) in occasione del mese di consapevolezza della malattia.
Un breve video animato in graphic motion che, attraverso la metafora della crescita degli alberi, racconta il percorso di chi convive con la malattia di Anderson-Fabry. Una patologia genetica rara di natura metabolica, spesso invisibile, che danneggia soprattutto reni, sistema nervoso e apparato cardiocircolatorio, andando a formare un quadro clinico complesso e invalidante.
Ma con il giusto supporto, ogni persona ha la possibilità di crescere e affrontare in modo consapevole la sfida rappresentata dalla malattia. Per far questo, è necessario essere visti (dunque diagnosticati), ascoltati (dunque mettere in atto il supporto necessario), accompagnati (dalla comunità e dalla rete costruita negli anni da AIAF – il bosco - fatta di storie, di condivisione e di presenza costante). “Uniti, possiamo fare la differenza,” conclude la voce narrante.
La campagna è stata diffusa attraverso i canali social e il sito di AIAF, ma anche su Spotify e su ledwall in alcune città italiane, sempre accompagnata dall’hashtag #RadiciDiFabry.