La storia di Corinna Heidecker, raccolta da Luana Penna, Ufficio Stampa ISS
“Correva l’anno 2004. Avevo appena iniziato la mia prima uscita di sci alpinistico quando avvertii un bruciore sul volto. Inizialmente pensai che fosse dovuto allo stress di un lavoro che mi portava a viaggiare continuamente tra Germania e Italia. Forse era il freddo, mi dissi. Ma quella sensazione non passava. Così, rientrata in Germania, mi recai in una clinica universitaria. Lì, il medico di pronto soccorso mi propose una puntura lombare. Mi rifiutai, ma il mio istinto mi diceva che qualcosa non andava”.
“A Pasqua dell’anno successivo, mia zia mi portò in Italia, dove finalmente arrivò la diagnosi: sclerosi multipla. Avevo 38 anni. Oggi ne ho 58, ma come dico sempre scherzando, rientro perfettamente nella statistica: la SM viene infatti diagnosticata principalmente alle donne intorno ai 40 anni”.
“La diagnosi ha segnato un prima e un dopo nella mia vita. Da allora, convivo con bruciori, nevralgie del trigemino, dolore al braccio sinistro, che ha perso la forza di presa. Nei sei anni successivi alla diagnosi, ho fatto visite da innumerevoli neurologi, sottoponendomi a tutti i test possibili. Ora sono seguita presso gli Spedali Civili di Brescia e la mia vita non si è fermata. Ho continuato a praticare lo sci alpinistico, una passione che avevo coltivato sin da prima della diagnosi. Lavoravo molto tra Germania e Italia, ma nonostante la fatica, ho deciso di intraprendere un corso. Sono salita su vette straordinarie, come il Val Senales in Alto Adige, il Monte Rosa nelle Alpi Pennine e il Kalapattar, di fronte all’Everest in Nepal”.
“Non mi sono mai arresa. Non voglio cedere. Se le mie gambe dovessero smettere di muoversi, continuerei a fare le scale con le braccia. Il movimento è l’unica via per mantenere la forza e la libertà. Portare lo zaino, non avere paura del freddo, scendere in sicurezza e vedere il sole sono metafore di un viaggio molto intenso, che mi ha insegnato a resistere e a non arrendermi mai. Oggi sono anche accompagnatrice per escursioni e trekking in montagna, condividendo la mia passione e la mia forza con gli altri”.