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Grazie all’impegno dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze continuità delle terapie per oltre 3mila pazienti

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A cura di Elida Sergi, Ufficio Stampa ISS

Un ruolo sociale, di protezione e impegno verso i pazienti di assoluto rilievo: è quello offerto dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, che ha il compito importante di rendere disponibili farmaci orfani o carenti sul mercato italiano. Sono oltre 3000 i pazienti a cui è stata garantita nel tempo una continuità terapeutica.

La storia dello Stabilimento affonda le sue radici nel tempo: fu istituito infatti nel 1853 con un Regio Decreto da Vittorio Emanuele II, con il compito di preparare farmaci e altri presidi sanitari che servivano al Servizio sanitario e veterinario militare. Da 172 anni nelle sue varie declinazioni ha accompagnato il Paese attraverso il contrasto alla malaria, alle emergenze come alluvioni e terremoti: anche in tempi molto più recenti, durante la pandemia, ha realizzato soluzioni di disinfezione di mani e superfici adottate con tempestività nell’Ospedale militare da campo di Piacenza, impiegato durante la prima ondata in Italia della primavera del 2020. Tra le altre attività, su disposizione congiunta dei Ministeri della Salute e della Difesa del 2014, è stata avviata anche la sperimentazione a livello terapeutico di estratti della cannabis.

Al Comandante Colonnello Arcangelo Moro, che lo guida, al Tenente Colonnello Lorenzo Margheriti, e al Primo Luogotenente Camillo Borzacchiello abbiamo posto alcune domande, in particolare sul ruolo dello Stabilimento nell’ambito delle terapie sulle malattie rare.

“Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa - spiegano Moro, Margheriti e Borzacchiello - è attualmente impegnato nella produzione di vari medicinali, in particolare farmaci carenti a beneficio del Servizio Sanitario Nazionale e dei pazienti affetti da gravi patologie, in stretta collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). I medicinali potenzialmente producibili sono tiopronina confetti 250 mg per la cistinuria, niaprazina polvere per soluzione orale farmaco pediatrico per disturbi neurologici del sonno, mexiletina 200 mg e 50 mg (uso pediatrico) per la terapia delle miotonie distrofiche e non e di alcune aritmie cardiache, D penicillamina 150 mg capsule per la cura del morbo di Wilson, colestiramina bustine per il morbo di Crigler-Najjar. Ad essi si aggiunge il servizio, svolto sempre a favore dei pazienti con malattie rare, di importazione centralizzata e distribuzione di alcuni medicinali difficilmente reperibili”.

“Lo Stabilimento - proseguono - nel suo percorso storico è sempre stato a fianco dei cittadini per assicurare la salute. Negli ultimi anni abbiamo messo a disposizione anche il portale dei farmaci orfani o carenti e una Help Line dedicata per la gestione di eventuali carenze e supporto, anche in collaborazione con il Centro d’Ascolto della Regione Toscana e dell’Istituto Superiore di Sanità. Siamo così riusciti a garantire la continuità terapeutica a molti pazienti, gestendo la carenza anche dal punto di vista logistico”.

Il ruolo di impegno e dedizione verso i pazienti si evince anche dalle storie raccolte nel 2016 nel volume “È raro oppure meglio mamme. L’impegno sociale dello Stabilimento chimico farmaceutico militare per le malattie rare”, un libro che attraverso la medicina narrativa racconta la storia e l’apertura di un laboratorio di ricerca per le malattie rare.

Di recente, in occasione delle celebrazioni della Giornata delle malattie rare, si è svolto un convegno a Firenze, in collaborazione con Uniamo - Federazione italiana malattie rare, un momento di incontro e informazione sulla miopatia Gne, malattia muscolare genetica rara.

“Grazie a questo evento - concludono i tre rappresentanti dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare - abbiamo avuto modo di portare l’attenzione su questa malattia genetica, condividendo esperienze, conoscenze e, soprattutto, costruendo ponti per il futuro, una strada lunga ma grazie ad eventi come questi riusciamo ad avere la forza di continuare a lottare affinché nessun paziente sia lasciato indietro”. 


Per contattare lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare e per informazioni scrivere a:    info.farmaci@farmaceuticomilitare.itscfm.aid@postacert.difesa.it o chiamare il numero 0554556249.

  • Data di pubblicazione 4 marzo 2025
  • Ultimo aggiornamento 4 marzo 2025