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Ecografia e radiografia per i piccoli pazienti, niente paura con Biwy

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Dopo il successo del precedente cartone animato, “Biwy e i dottori” (https://youtu.be/8CIVwW_VT8s), ecco un secondo cartone, sempre con Biwy protagonista, la farfallina amica dei bambini, che, questa volta, viene in soccorso di chi deve sottoporsi a un’ecografia o a una radiografia. Esami non invasivi ma che possono spaventare i piccoli pazienti messi davanti a uno strumento che non conoscono e dunque non capiscono. E quello che non si conosce, si sa, fa spesso paura.

 

Soprattutto nel caso dei raggi, che prevedono di restare soli durante l’esame, senza la presenza dei genitori e, a maggior ragione, per i bambini con malattia rara che sono costretti a fare numerosi viaggi in ospedale. Risulta fondamentale, perciò, prepararli alle visite e agli esami che dovranno affrontare, spiegare loro come funzionano i macchinari, in quanto con la loro consapevolezza e collaborazione si possono evitare traumi e avere risultati ottimali.

 

Il cartone animato, voluto dall’Associazione Italiana Sindrome di Beckwith-Wiedemann (Aibws) e dall’Associazione Italiana Macrodattilia e Pros Aps (Aimp), realizzato in collaborazione con Racoon Studio, dura 4 minuti e 21 secondi, e trasmette un messaggio complesso in maniera diretta e veloce, nonché in modo trasversale a tutti i componenti della famiglia.

 

Il cartone è disponibile sul canale YouTube https://youtu.be/_mbmuwyua44 e sulle pagine social delle associazioni.

 

Le due sindromi


La sindrome di Beckwith-Wiedemann (Bws) è una rara sindrome di iperaccrescimento che colpisce un bambino ogni 10.000 circa. Tra le principali caratteristiche ci sono macroglossia, dismetria degli arti, emi-ipertrofia e un accresciuto rischio oncologico relativo agli organi interni (in particolare il tumore di Wilms, che colpisce i reni). Le Pros sono un gruppo di condizioni/sindromi rare, caratterizzate da accrescimento eccessivo asimmetrico di uno o più distretti corporei e, nei casi più gravi, possono associarsi a ritardo mentale e a complicanze pericolose per la vita. Si stima che colpiscano un bambino ogni 22.000 circa. 

 

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  • Data di pubblicazione 27 dicembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 27 dicembre 2024