Si è da poco celebrata la Giornata Mondiale della Prevenzione del Suicidio, un fenomeno che fa nel mondo circa 700mila morti (dati OMS) e che in Italia, secondo l'elaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità dei dati ISTAT sulle cause di morte tra i residenti di età superiore ai 15 anni, ha provocato 7.422 decessi nel biennio 2020-2021 (3.645 nel 2020 e 3.777 nel 2021). Tra le vittime, gli uomini rappresentano la gran parte, con una percentuale del 78,5% e con il pensionamento che sembra essere un evento critico.
Il tema scelto dall’OMS per il triennio 2024-2026 è “Cambiare la narrazione sul suicidio”, con un invito a parlarne, a incoraggiare una cultura di apertura, comprensione e supporto contro la cultura del silenzio e dello stigma. E in questa ottica si è da poco concluso il progetto ViolHelp (Identification of potential warning Signs of self- and hetero-directed Violence within the calls to ISS Helplines) che ha dimostrato come le helpline possano essere un importante primo punto di contatto nell’intercettare situazioni a rischio di violenza auto ed eterodiretta, attraverso una formazione adeguata degli operatori e l’uso di uno strumento atto ad individuare segnali specifici di violenza.
Lo studio pilota, che ha coinvolto il Telefono Verde Malattie Rare (800 896 949), il Telefono Verde contro il Fumo (800 554 088), il Telefono Verde Alcol (800 632 000), il Telefono Verde Droga (800 186 070), il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (800 558 822), il Telefono Verde Anti- Doping (800 896 970) dell’ISS, ha raccolto 135 chiamate telefoniche riconducibili al tema della violenza, auto e/o etero-diretta, ricevute dalle Helpline dell’ISS tra maggio 2022 e maggio 2023.
Violehelp, campanelli d’allarme in oltre 100 chiamate