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RUNTS, 120mila enti iscritti. Pubblicati i dati del primo Rapporto

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Sono 120mila gli Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) al 31 dicembre 2023 e 2,5 milioni i volontari che prestano la propria opera negli ETS. Sono questi alcuni dei dati che vengono fuori dal primo Rapporto dell’Osservatorio del RUNTS, promosso dal Ministero del Lavoro e da Unioncamere sulla base di un accordo istituzionale. Il Registro Unico del Terzo settore è stato istituito nel 2021 dal Ministero del Lavoro con il supporto tecnico di InfoCamere, la società di informatica del sistema camerale, mentre le analisi dello Osservatorio sono curate del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.

Il Rapporto ha contato, al 31 dicembre 2023, 120mila enti registrati (ma già nell’aprile scorso erano 126mila), tra cui prevalgono associazioni di promozione sociale (oltre 52mila, pari al 43,7%), organizzazioni di volontariato (circa 37mila, pari al 30,7%) e imprese sociali (quasi 24 mila, pari al 19,9%). Complessivamente, quindi, queste tre tipologie di ETS rappresentano il 94,3% del totale degli enti registrati.

Dal Registro risultano più di 2,5 milioni i volontari che prestano la propria opera negli ETS, la maggior parte dei quali nelle ODV (65,5%, corrispondenti a quasi un milione e settecentomila) e nelle APS (23,9%, oltre 600mila). A questi si aggiungono quasi 55 mila lavoratori, distribuiti nei vari enti, mentre nelle imprese sociali si stima ci siano quasi 470mila lavoratori.

Relativamente alle città, le prime tre posizioni sono occupate da Bolzano (433,6 enti ogni 100mila abitanti), Rieti (362,9) e Trento (350,6), seguite da Firenze, Terni e Biella (con valori compresi tra i 309,5 e i 301 enti ogni 100mila abitanti). Solo una provincia del Sud è presente nella top ten: Isernia, con 295,3 enti ogni 100mila abitanti.

Oltre un quarto degli enti opera nelle attività ricreative e di socializzazione (26,5%). Gli altri: nell’assistenza sociale e protezione civile (23,2%), nelle attività culturali e artistiche (19,8%), nella sanità (13,1%). Per quanto riguarda le imprese sociali i principali settori di operatività sono: assistenza sociale e protezione civile (48,7%), sviluppo economico e coesione sociale (30,7%), istruzione e ricerca (10,1%).

Iscriversi conviene: apre a opportunità economiche, a partire dall’accesso al 5x1000, migliora i rapporti con la PA e consente un maggiore accesso a fondi. Il 40,4% degli ETS (al netto delle imprese sociali) ha dichiarato di essere accreditato al 5x1000. Chi non è iscritto ha dichiarato problemi finanziari, di reperimento fondi e di volontari.

 Scopri di più (il Rapporto, la presentazione, il comunicato stampa) sul sito di Unioncamere

  • Data di pubblicazione 6 giugno 2024
  • Ultimo aggiornamento 6 giugno 2024