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La storia di Mariavittoria, da una malattia senza diagnosi a una vita piena

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A cura di Luana Penna  - Ufficio Stampa ISS

Affetta da una patologia in cui la diagnosi non viene confermata dagli esami clinici, al punto che lo stesso medico che la cura la chiama la Donna del mistero, ma comunque in grado di vivere una vita piena, grazie alla scuola e allo sport e da voler diventare medico.  

È la storia di Mariavittoria, che ci racconta sua mamma Patrizia.  

“Mariavittoria è nata l’1ottobre 2009, 27 settimane, distacco della placenta, parto cesareo, con un peso di appena 920 grammi, ha trascorso i primi 55 giorni di vita in patologia intensiva prenatale, avevo 37 anni - racconta Patrizia - Paresi cerebrale come primo indizio, ma dalla risonanza magnetica nessun riscontro di questa paresi cerebrale, il referto recitava “tutto nella norma”. 

Sino all’età di tre anni Mariavittoria non ha mai camminato, prosegue la mamma nel suo racconto. Da sola nessun equilibrio. Sua sorella Beatrice più grande di nove mesi ha sempre stimolato Mariavittoria nell’imitarla per le azioni quotidiane. Sono quasi gemelle è la sua “mini mamma”.  

A due anni e mezzo iniziano tutte le indagini per gli esami di corrispondenza per la parte cognitiva, superiore alla norma con un quoziente intellettivo alto, questi i primi esiti. Inizia l’inserimento alla scuola materna perché nella prima infanzia ci hanno sempre sconsigliato di farla andare a scuola per evitare una maggiore possibilità di prendere virus respiratori, i suoi polmoni erano deboli considerato quanto tempo alla nascita è stata intubata a causa della sua prematurità. La diagnosi ai due anni e mezzo è stata diplegia spastica.  

È stata portata all’Ospedale di Reggio Emilia per le disabilità gravi dell’età evolutiva Santa Maria Nuova e per i disturbi coreici al Besta di Milano. I suoi arti superiori sempre in movimento, spesso abbinati a gesti involontari, molta riabilitazione nei primi anni così come anche la ginnastica motoria.  

“La nostra neuropsichiatra ha sempre messo in dubbio che le risonanze magnetiche non dessero nessun riscontro rispetto alla diagnosi che le è sempre stata fatta, la chiama la Donna del mistero. Negli anni 2015-2018-2022 effettuiamo ulteriori controlli, di nuovo nessuna paresi cerebrali, adesso abbiamo iniziato le ricerche sul DNA. Proseguono i controlli annuali dal fisiatra, fisioterapista, neuropsichiatra”.  

Attualmente Mariavittoria scrive correttamente in corsivo, ha una grande capacità di gestire lo strumento tecnico attraverso il disegno, che è stata sin da piccola una grande passione. 

“Continuo a disegnare e a cancellare fino a che non mi sembra che vada bene”, dice spesso Mariavittoria. 

Ha scelto alle Scuole Superiori l’indirizzo umanistico e non ha bisogno del sostegno.  

 “Prima di sposarmi - prosegue Patrizia - ero educatrice nella prima infanzia. Seguo dalla nascita mia figlia personalmente in un rapporto di coppia dove ho completa fiducia da parte di mio marito”. 

In seconda media l’incontro con lo sport. 

“Quando Mariavittoria era in seconda media la professoressa di Educazione Fisica la inserisce in un progetto per lo sport, a seguito di una visita/presentazione di Davide Foglio, atleta paralimpico non vedente, in cui presentava l’associazione di cui faceva parte al fine di “promuovere lo sport per tutti”.  

Viene introdotta in un percorso di atletica leggera paralimpica con una suddivisione per categorie, passa le selezioni provinciali, regionali e nazionali. All’inizio il suo fisico non era organizzato per correre, aveva una pronazione anteriore con lo spostamento del baricentro in avanti. In questi due anni con i suoi istruttori di atletica ha imparato a correre in modo completamente diverso, la sua postura è cambiata totalmente. All’inizio era titubante, cadeva spesso in pista ed arrivava ultima. Un giorno un altro professore della sua scuola le dice che all’Università di Brescia nella Facoltà di Scienze Motorie avrebbe voluto farla parlare, raccontare la sua storia e portarla come esempio di forza e costanza.  

Mariavittoria ha accettato l’invito, è andata a fare l’intervento agli studenti universitari e così non ha avuto più dubbi nel voler proseguire in questo sport ed inizia a dedicarsi totalmente alla corsa.  

Entrata così a far parte dell’Associazione Icaro dove ha trovato il suo primo esempio Davide Foglio, accolta e coccolata da tutti, si impegna in modo costante ed inizia a vincere. Mariavittoria scopre l’atletica leggera e si tessera successivamente nella squadra paralimpica dell’Asd Rosa Running team.  

Oggi si allena tre volte a settimana per i 100 ed i 200 mt in pista, sta preparando le gare per i campionati italiani assoluti paralimpici di atletica leggera della FISPES, che si terranno giugno prossimo. Nel 2022 ha vinto la medaglia d’oro nei 60 metri ai campionati nazionali scolastici nella sua categoria e l’anno successivo è passata all’agonismo vincendo agli assoluti, l’oro nei 100 e l’argento nei 200. Ha cominciato il 2024 con altre due medaglie ai tricolori indoor: argento nei 60 e oro nei 200.  

Patrizia ha un messaggio per le altre mamme, che potrebbero rispecchiarsi nella sua situazione: "Agire con tempismo senza scoraggiarsi perché i risultati arrivano solo a lungo termine. Ciò che conta è non sprecare tempo, perché ogni azione è produttiva solo se attuata precocemente. Lo stesso intervento, messo in atto in momenti temporalmente successivi non porta allo stesso risultato se non fosse stato attuato in precedenza.” 

Per info rosarunningteam@gmail.com   

  • Data di pubblicazione 24 aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 24 aprile 2024