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Decreto disabilità, approvato in via definitiva

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Via le parole “handicappato” e “portatore di handicap” dalle leggi ordinarie, saranno sostituite da: “persone con disabilità”. La modifica nel lessico introdotta dalla legge delega in materia di disabilità (L.227/2021), di cui è stato approvato in Consiglio dei Ministri l’ultimo decreto attuativo, non è una mera questione formale ma l’inizio di una rivoluzione culturale e civile, in cui anche le parole hanno un peso. La persona con disabilità non è più finalmente identificata con la sua condizione ma è, come tutti, semplicemente “persona”, di cui la disabilità è uno degli aspetti della sua vita.

La legge, chiaramente, non si ferma qui: definisce la condizione di disabilità, introduce l’accomodamento ragionevole, riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato. E poggia proprio qui “il cuore della riforma”: sulla semplificazione del sistema di accertamento dell’invalidità civile che elimina le visite di rivedibilità e sull’introduzione del “Progetto di vita”.

“Siamo davanti ad una straordinaria opportunità per le persone con disabilità, per le famiglie, per il nostro Paese – scrive il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli sul sito del Dicastero -. Iniziamo a ribaltare la prospettiva e a parlare non più solo di assistenzialismo ma di valorizzazione delle persone, semplifichiamo e sburocratizziamo gli iter e soprattutto partiamo dai desideri e dalle scelte di ogni persona, come previsto dalla Convenzione Onu, per arrivare a un percorso di vita dignitoso per ogni persona”.

La sperimentazione inizierà ufficialmente dal primo gennaio 2025, “ma già da quest’anno partirà una formazione intensa e capillare tra Enti e categorie per l’adozione di questo nuovo modello…. La sfida è appena iniziata ma sono molto determinata e non mi fermerò”.

  • Data di pubblicazione 17 aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 17 aprile 2024