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Infermiere Case Manager: Verona capofila del progetto AISMEE

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Un professionista dedicato ai pazienti metabolici rari e alle loro famiglie durante il percorso di cura e di vita, figura unica di riferimento per loro e per gli operatori sanitari e sociali. È questo l’infermiere “Case Manager”, che lavora nel Centro Regionale di Cura delle Malattie Metaboliche Ereditarie di Verona, nell’ambito di un progetto sostenuto dall’Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie (AISMME) e cofinanziato dalla Regione Veneto.

È lui, il Case Manager, che si fa carico del percorso multidisciplinare di cura dei pazienti metabolici, fatto di appuntamenti con specialisti vari e servizi sociali, percorso complesso che prevede necessariamente l’interazione tra gli operatori. Ed è sempre il Case Manager che mette le famiglie e i pazienti a conoscenza di tutte le risorse a cui hanno diritto, accompagnandoli nella ‘navigazione’ tra servizi sociali, sanitari, educativi, abitativi, di collocamento e quelli offerti dall’Associazione. Non solo. Il Case Manager è una figura di alta professionalità: conosce bene le patologie di cui sono affetti i pazienti ed è dotato di alte competenze relazionali.

Insomma, il progetto di AISMME cambia “la visione della gestione dell'utente paziente che vede una continuità tra ospedale e territorio”, ha affermato la Dottoressa Laura Rubert, Referente Clinico Malattie Metaboliche Ereditarie del Centro Regionale per lo Screening la Diagnosi e la Terapia delle MME di Verona.

Quella del Case Manager è una figura emergente che “interviene in modo concreto sull’intero ecosistema del malato metabolico – ha detto Cristina Vallotto, Presidente di AISMME- Inquadra le situazioni di fragilità di pazienti e famiglie in un’ottica multifattoriale, cercando di evitare loro disagio e marginalità, guardandole però con un occhio esperto e preparato in tutte le fasi. Un’esperienza che ci auguriamo possa essere apprezzata e condivisa da altri centri di cura in Italia”.

Leggi il comunicato stampa allegato.

Allegati

  Comunicato stampa

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  • Data di pubblicazione 4 gennaio 2024
  • Ultimo aggiornamento 4 gennaio 2024