NEWS

Baskin, lo sport all’insegna dell’inclusione

placeholder image

Non è la persona con disabilità che deve adattarsi all’ambiente ma l’esatto contrario. Proprio questa idea è alla base del Baskin (parola che nasce dall’unione di “basket” e “inclusione”), una disciplina sportiva nata a Cremona poco più di 15 anni fa: è lo sport, il basket in questo caso, che deve essere costruito in modo da essere adatto alla diversità delle persone.

 

L’idea, venuta ad Antonio Bodini, ingegnere di professione e padre di una figlia disabile, e a Fausto Capellini, professore di educazione fisica presso una scuola media di Cremona, è quella di far giocare nella stessa squadra, sulla base di un preciso regolamento e con un tutor, giovani normodotati e giovani con disabilità (qualunque disabilità, fisica o mentale, purché consenta il tiro in un canestro), ma anche maschi e femmine insieme in un vero gioco di squadra.

 

I risultati negli anni non sono mancati: i ragazzi normodotati imparano ad organizzare un gruppo che prevede al suo interno gradi di abilità differenti e sviluppano creatività e nuove capacità di comunicazione; nei ragazzi con disabilità crescono la fiducia in sé stessi, le abilità psicomotorie e di interazione con gli altri.

 

Per saperne di più visita il sito dell’Associazione Baskin Onlus e la pagina dedicata al Baskin dell’Associazione Prader Willi

  • Data di pubblicazione 13 novembre 2023
  • Ultimo aggiornamento 13 novembre 2023