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“Villaggio Insieme": un progetto unico per l'assistenza di pazienti con Alzheimer e SLA

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Si chiama “Villaggio insieme” ed è il primo esempio in Italia di struttura interamente dedicata e specializzata all’assistenza residenziale per Alzheimer e Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Nato dall’esperienza della storica RSA Fondazione S. Maria del Castello di Carpenedolo (Brescia), la struttura di 6.000 mq è dotata di 40 posti letto dedicati all'Alzheimer e 20 per i ricoveri ad alta intensità assistenziale come richiede la SLA.

Niente è lasciato al caso ma tutto - dall'organizzazione degli spazi alla scelta dei materiali e dei colori, all'uso della tecnologia - è studiato con la finalità del “prendersi cura”. Ogni dettaglio, infatti, è stato accuratamente concepito per creare un senso di armonia e benessere, proprio come in un villaggio. Ecco quindi la piazza, le strade in pavé, l'ufficio postale, il salone di bellezza, il bancomat e molto altro, permettendo agli ospiti di condurre una quotidianità scandita simbolicamente dai ritmi e dalle attività della giornata. L'ampio belvedere di terrazze e balconi che abbracciano la città e l'intera vallata, rende poi “Villaggio Insieme” un'oasi di pace e tranquillità.

Il Villaggio è dotato di una tecnologia all'avanguardia per assicurare un’assistenza personalizzata di altissima qualità. Con i dispositivi medici indossabili wireless e i sollevatori a soffitto presenti nel reparto SLA è possibile monitorare 13 parametri vitali in tempo reale, grazie a un sistema interconnesso che fornisce all'équipe sanitaria informazioni dettagliate sulla salute dell'ospite, consentendo interventi tempestivi e adeguati. Il modello clinico-assistenziale dell'équipe, guidata dalla Dott.ssa Dyrma Blerina, ha un approccio multidisciplinare e interdisciplinare, che si avvale dell’expertise clinica e di presa in carico sulle patologie neuromuscolari dei Centri Clinici NeMO, con la collaborazione e supervisione in particolare dei professionisti del NeMO Brescia, nonché del know-how scientifico dei ricercatori di NEMOLAB, l’hub di ricerca tecnologica su queste patologie, oltre che del confronto con le associazioni dei pazienti quali AISLA e la Federazione Alzheimer.

Un luogo unico, dunque. Non solo un luogo di cura ma una “casa” sicura e confortevole per gli anziani e per le persone con malattie neurodegenerative. Resa possibile anche dalla generosità della carpenedolese Gioconda Bozzola, che ha vissuto per 14 anni al fianco del marito affetto da SLA e che ha potuto così vedere realizzato il suo sogno di creare posti letto e un reparto con le competenze adeguate nel rispondere al complesso bisogno di cura della SLA.

 

Allegati

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  • Data di pubblicazione 17 ottobre 2023
  • Ultimo aggiornamento 17 ottobre 2023