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Di Crisa La Civita

“Il Bar dei sogni”, trova nelle librerie e su Amazon, pubblicato da Giacovelli editore; con l’acquisto dell’albo illustrato si sostiene la ricerca accanto ad A.I.En. P. (associazione amica di “Telethon).

Vi racconto una storia, una bella storia con un bel lieto fine.

C’era una volta una donna, Crisa, che per 36 anni, per sua grande fortuna, aveva conosciuto il lato bello della vita.

Febbraio 2020. Arriva il Signor Covid, e nello stesso istante in cui in quasi tutto il mondo ci si rintana nelle case e nella propria individualità, la mamma di Crisa, Adele, inizia a stare male. Solo che, per capire cosa ha, bisogna aspettare qualche giorno, qualche settimana, qualche mese, perché il Signor Covid rende difficile anche prenotare una visita specialistica. Bisogna stare a casa, giustamente, per il bene di tutti.

Dopo tante (troppe) visite, un Dottore prende la strada giusta, e dopo un lungo ricovero, abbiamo una diagnosi: forma c.d. sporadica della malattia da prioni di Creutzfeldt-Jakob.

E così, a settembre 2020, bussa alla porta di Crisa il Signor Dolore.

Crisa, per indole e amore per la vita, parla chiaro con il Signor Dolore: ha due bimbi piccoli e un marito, una famiglia da preservare, e avrebbe fatto di tutto per non consentirgli di distruggere altro.

Passano mesi in cui la mamma di Crisa e chi la amava, vivono un incubo. Intanto il Signor Covid rende tutto molto difficile, anche solo riuscire a ricevere le visite degli amici.

Mentre la mamma sta male, sera dopo sera, per far addormentare i suoi due bimbi, Crisa inizia a raccontare una storia. Ogni volta la modifica e la cambia, e mano a mano annota le idee e le immagini che le vengono in mente.

Nonostante le immense difficoltà che porta il progredire della malattia, Adele resta a casa sua, curata e coccolata soprattutto da chi ha condiviso con lei tutta la vita, il marito, Enrico. Una scelta coraggiosa ma obbligata, perchè per i pochi mesi che le restano di vita, in una qualsiasi struttura il Signor Covid non avrebbe fatto entrare nessuno.

Dopo qualche mese, a inizio 2021, la malattia prende il sopravvento.

Passa qualche tempo.

Nel tentativo disperato di tenere testa al Signor Dolore, un giorno Crisa apre il pc, prende i suoi appunti e inizia a scrivere la storia che ormai i bimbi avevano imparato a conoscere, a cui aveva nel frattempo trovato un titolo “Il Bar dei sogni”. Capì qualche tempo dopo che quelle righe custodivano il suo strumento per far veicolare il dolore in energia positiva.

“Certo” - pensava Crisa - “questa storia potrebbe essere utile a tanti bimbi, e di supporto a tanti genitori, potrebbe essere l’occasione per parlare di malattie rare”.

Divenne tutto chiaro: pubblicare quella storia voleva dire dedicare qualcosa di eterno alla sua mamma, fare qualcosa di utile per la ricerca, dare speranza ai figli, sensibilizzare e far parlare di malattie rare.

Pronti, Via.

Con l’aiuto di una consulente letteraria Crisa riesce a dare alla storia un’impronta meno personale e una fruibilità di più ampio respiro.

La studia, la analizza, la impacchetta e trova una illustratrice con un tratto dolce e sognante.

Inizia ad inviare testo e immagini ad alcune case editrici, insieme ad una lettera di accompagnamento della Presidente di A.I.En. P. (Associazione Italiana Encefalopatie da Prioni) , che sostiene il suo progetto sin dall’inizio. Frequenta fiere del libro, stringe mani, crea contatti.

E arriviamo a oggi, al promesso lieto fine.

Il Signor Dolore abita con lei, ma dialogano e convivono serenamente.

Crisa La Civita, Il Bar dei sogni, Giacovelli editore, 2023, euro 18,05