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Intelligenza artificiale e malattie rare: pubblicato un report sulle patologie che hanno beneficiato del Machine Learning a scopo terapeutico

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Un recente studio italiano ha pubblicato, oltre a una storia dei rapporti tra malattie rare ed IA, uno schema ricapitolativo delle applicazioni e dei vantaggi dell’impiego del cosiddetto Machine learning per le malattie rare. Secondo lo studio, l’intelligenza artificiale comporta benefici per i malati rari su tutti e tre i campi del trattamento medico: nella diagnosi può supportare il personale medico nel processo di identificazione della malattia, grazie anche a una più rapida e accurata profilazione dei sintomi del paziente; nella prognosi, il Machine learning di seconda generazione contribuisce allo sviluppo di modelli di predizione dei segnali che preannunciano alcune malattie rare, nonché la comprensione di nuovi biomarcatori utilizzando l’approccio “multi-omics”; nel trattamento, invece, oltre a contribuire all’identificazione di nuovi modelli terapeutici, l’IA è stata utilizzata per strutturare più precisamente l’uso delle terapie farmacologiche per i pazienti. Gli autori dello studio auspicano, infatti, l’applicazione di queste nuove tecnologie anche per l’annosa questione dei farmaci orfani, visto il grande successo riscontrato durante la pandemia Covid-19.

 Il rapporto tra IA e malattie rare

Il rapporto tra IA e malattie rare è certamente recente ma non privo di storia: l’applicazione del Deep Learning (DL) e del Machine Learning (ML) vanta già una cronologia di circa dieci anni di studi, che lo studio in questione ha accuratamente ripercorso con l’obiettivo di tracciare un bilancio dei benefici dell’utilizzo di questa nuova tecnologia per i malati rari. Si riscontra, inoltre, che gli algoritmi maggiormente utilizzati sono quelli che meglio riescono a gestire grandi quantità di dati, in modo da effettuare una profilazione il più accurata possibile del paziente che la mente umana, senza l’utilizzo di questo strumento, non sarebbe in grado di calcolare altrettanto efficacemente, e che consacra l’Intelligenza artificiale come uno strumento fondamentale per la cura di queste malattie. D’altra parte, questa recente pubblicazione si configura come uno strumento importantissimo anche per il personale sanitario, in quanto fornisce un censimento accurato degli algoritmi e dei sistemi che hanno portato i migliori risultati. Uno strumento che tuttavia apre nuovi orizzonti soprattutto ai pazienti, i quali possono scorgere nuove prospettive non solo nell’avanzamento della pratica medica, ma anche dalla sua interazione con le tecnologie più recenti.

  • Data di pubblicazione 21 giugno 2023
  • Ultimo aggiornamento 21 giugno 2023