La V edizione del Premio Cuore Digitale, svoltasi di recente nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, ha consegnato i riconoscimenti a cinque startup italiane che si sono distinte per aver sviluppato soluzioni tecnologiche nell’ambito della disabilità e della salute, a servizio della collettività. Ecco, in sintesi, i progetti:
- Abbi, il braccialetto intelligente che rende possibile ai bambini non vedenti di orientarsi nello spazio e interagire con le altre persone in modo autonomo (Istituto Italiano Tecnologia di Genova);
- Kimap, il navigatore degli itinerari accessibili in città che permette ai disabili motori di muoversi in autonomia e sicurezza (Startup Kinoa di Firenze);
- Pedius, l’applicazione che, utilizzando tecnologie di sintesi vocale, permette alle persone sorde di telefonare e gestire in autonomia le proprie conversazioni telefoniche con chiunque, nel pieno rispetto della privacy (startup di Roma);
- VoiceWise, intelligenza artificiale, machine learning e big data per individuare alcune patologie della salute attraverso l’analisi della voce, con anticipo rispetto alla diagnostica tradizionale (startup di Roma, spin-off dell’Università di Tor Vergata);
- Progetto Letizia, la stampa 3D per la realizzazione, a un costo accessibile, di protesi per aiutare gli ucraini rimasti amputati a causa della guerra (startup Isinnova di Brescia).
“I campi di azione sono tanti, nella consapevolezza sempre più sviluppata che i problemi della disabilità vadano affrontati e risolti con soluzioni personalizzate e non standardizzate – ha dichiarato il Presidente della Camera dei Deputati, On. Lorenzo Fontana, che ha aperto i lavori, alla presenza di numerose altre personalità istituzionali - In tal senso, le possibilità che i progressi legati al digitale offrono, attraverso l’elaborazione dei dati, sono a dir poco sorprendenti. Allo Stato e alle istituzioni spetta il compito di rimuovere, anche in questo caso col supporto della tecnologia, gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dell’obiettivo finale: la migliore qualità possibile della vita di ognuno”.
“Dobbiamo metterci nei panni di queste persone per comprendere i loro problemi, problemi che le startup sanno risolvere attraverso l’ideazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche dedicate - ha detto il Cav. Dott. Gianluca Ricci, presidente dell’Associazione Cuore Digitale, ideatrice del premio -. Le competenze e le idee in Italia non mancano, la difficoltà si incontra nella loro esecuzione. Per rendere queste idee concrete e applicabili in tempi brevi e su larga scala è necessario agire su due fronti: supportare l’imprenditorialità dei giovani ampliando l’accesso alle risorse finanziarie e sviluppare le infrastrutture di rete, banda larga e 5G, per realizzare servizi che semplifichino la vita alle persone, per connettere tutti nessuno escluso”.
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