NEWS

Malattia di Castleman, individuato un sottotipo specifico che risponde a trattamenti mirati

placeholder image

La linfoadenopatia plasmacitica idiopatica è un sottotipo di malattia indipendente della malattia di Castleman multicentrica idiopatica. La conferma arriva da uno studio dell’Okayama University pubblicato nel settembre scorso sull'International Journal of Molecular Sciences, che apre la porta allo studio di biomarcatori diagnostici specifici, a trattamenti e follow-up mirati per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

 La malattia di Castleman multicentrica (MCD) comprende un gruppo eterogeneo di malattie rare che presentano sintomi generalizzati come gonfiore dei linfonodi, anemia, febbre e affaticamento. I fattori alla base della MCD includono le infezioni da herpesvirus associato al sarcoma di Kaposi (KSHV) / herpesvirus umano 8 (HHV8). È definita “idiopatica”, cioè senza una causa identificabile (iMCD). Al momento, non sono state individuate manifestazioni cliniche specifiche o criteri diagnostici per l'iMCD, il che spesso comporta un ritardo del trattamento. La iMCD è ulteriormente classificata come iMCD-TAFRO (trombocitopenia, anasarca, febbre, fibrosi reticulina e organomegalia) e iMCD-NOS (non altrimenti specificato).

 È interessante notare – si legge nello studio - che una malattia nota come linfoadenopatia plasmacitica idiopatica (IPL), caratterizzata da ipergammaglobulinemia, cioè alti livelli di immunoglobuline sieriche e proliferazione delle plasmacellule nei linfonodi, è considerata parte di iMCD-NOS a causa della somiglianza clinicopatologica. Tuttavia, fino ad oggi, nessuno studio ha convalidato se l'IPL ha caratteristiche distinte rispetto ad altri iMCD-NOS.

 Ciò ha motivato un team di ricercatori del Dipartimento di ematopatologia molecolare dell’Okayama University Graduate School of Health Sciences (Giappone) a condurre un esame approfondito al riguardo. Il team ha analizzato campioni linfonodali derivati da 42 pazienti giapponesi con iMCD-NOS. Dopo un ulteriore esame, il team ha classificato 34 dei 42 pazienti come gruppo IPL e i restanti otto come gruppo non IPL, e ha identificato differenze patologiche significative tra i due campioni. Anche il decorso clinico e le risposte al trattamento nei due gruppi erano distinti. Dopo la terapia con tocilizumab, un anticorpo monoclonale approvato per il trattamento dell'iMCD in Giappone, c'è stato un significativo miglioramento delle condizioni dei pazienti con IPL. Al contrario, i pazienti con non-IPL hanno risposto male al farmaco e la malattia è progredita. Questi risultati hanno stabilito, quindi, che l'IPL è una malattia clinico-patologicamente uniforme, che può essere riclassificata in un sottotipo indipendente di iMCD. 

Malattie correlate

  • Data di pubblicazione 21 novembre 2022
  • Ultimo aggiornamento 21 novembre 2022