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Si intitola “The Broken Doll – A story of Huntington Disease”, il primo cartone animato nato per spiegare ai bambini, con un linguaggio e una grafica alla loro portata, la malattia di Huntington (o Corea di Huntington) con cui convivono la mamma o il papà, non senza effetti anche su di loro.

 Infatti, l’Huntington, una malattia rara neurologica, genetica, ereditaria, ancora non ‘guaribile’, colpisce in primis la coordinazione muscolare provocando movimenti involontari e anomali, ma si caratterizza anche per disturbi del comportamento, con frequenti scatti di rabbia, sbalzi di umore, aggressività verbale e fisica – atteggiamenti che spesso i figli piccoli non comprendono – fino all’insorgenze di declino cognitivo e veri e propri problemi psichiatrici che possono indurre anche ad azioni estreme quali il suicidio. E purtroppo la malattia di Huntington ha il triste primato del più alto tasso di suicidi in patologia umana: In Italia si stima una prevalenza di circa 11 persone ogni 100mila con un numero di 6.500 persone ammalate e oltre 30 mila a rischio (vedi ViolHelp), un progetto dell’ISS per intercettare i segnali d’allarme attraverso le chiamate al Telefono Verde Malattie Rare e agli altri Telefoni Verdi dell’Istituto).

 Il cartone, realizzato sia in italiano che in inglese grazie al contributo della Fondazione Roche e con la supervisione della Fondazione LIRH (Lega Italiana Ricerca Huntington), nasce da un’idea di NOI Huntington-La Rete Italiana dei Giovani che hanno individuato nel bisogno di ‘comunicazione’ e di ‘rassicurazione’ ciò di cui più hanno avvertito la mancanza quando erano piccoli e che presentano l’iniziativa il prossimo 28 settembre nel corso di un evento online.