La Commissione europea che ha concesso un’approvazione senza restrizioni alla prima terapia genica (Libmeldy) per la leucodistrofia metacromatica, una rara e gravissima malattia neurodegenerativa di origine genetica. Ad annunciarlo sono Fondazione Telethon, Ospedale San Raffaele e l’azienda produttrice, Orchard Therapeutics. Un risultato che è frutto di un percorso iniziato oltre 15 anni fa all’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano – dove si è dimostrato il razionale a livello prima scientifico e poi clinico a supporto di questo trattamento all’avanguardia – e portato a termine dall’azienda anglo-americana, che nel 2018 ne ha acquisito la licenza esclusiva.
L’autorizzazione all’immissione in commercio di Libmeldy è valida in tutti i 27 Paesi membri dell’Unione europea, oltre a Regno Unito, Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Orchard lavorerà per identificare i centri clinici sul territorio europeo che abbiano le competenze adeguate, sia sulla malattia sia nell’ambito dei trapianti di cellule staminali ematopoietiche, in grado di somministrare il trattamento. La terapia genica è in fase di sperimentazione anche negli Stati Uniti, dove però non è ancora stata approvata dalla Food and Drug Administration (Fda).
La leucodistrofia metacromatica può avere diverse forme, che si classificano in base all’età di insorgenza: Libmeldy è indicata per i bambini con le forme tardo-infantile o giovanile-precoce che ancora non abbiano manifestato i segni clinici della malattia. E per quelli con la forma giovanile precoce che, pur presentando le prime manifestazioni cliniche della malattia, siano ancora in grado di camminare in modo indipendente e non abbiano ancora presentato un declino delle capacità cognitive.