A cura di Elida Sergi, Ufficio Stampa ISS
Era emozionata Matilde Dalmasso, 19 anni, quando all’Istituto di Candiolo – Irccs, appena un mese fa le infermiere le hanno fatto suonare la campanella del sollievo, quella che decreta la fine di terapie come chemio e radio in chi ha un tumore.
La sua battaglia contro una neoplasia molto rara, un sarcoma, continua con altre tipologie di cure ma quello è stato un momento che non dimenticherà. Per sé stessa e per gli altri pazienti, che quel giorno erano in day hospital, a cui magari ha dato energia in un momento buio pensare che un’altra persona ce l’avesse fatta.
Giovanissima e con la spensieratezza derivante dall’aver conseguito la Maturità, Matilde in piena estate lo scorso anno è passata in soli 20 giorni, come lei stessa racconta, “dalla vacanza all’ospedale”. Dopo aver leggermente sottovalutato alcuni sintomi iniziali come il mal di schiena è stata catapultata in una realtà che per fortuna non molti suoi coetanei conoscono.
“Ma non è stato un male, anzi è stato giusto che iniziassi le terapie subito, avevo bisogno di non perdere tempo e al Candiolo me l’hanno consentito - racconta - e anche io ho reagito meglio di quanto mi aspettassi. Ho provato, dopo le prime fasi difficili, a sdrammatizzare per quanto possibile, per non pesare su me stessa e sugli altri”.
Era l’8 agosto quando dall’ospedale l’hanno invitata ad approfondire alcune analisi che non andavano bene. A fine agosto, dopo un lungo ricovero che l’ha portata alla diagnosi, sono iniziate le terapie.
“Questa esperienza mi ha portato a vedere un tipo di vita che un ragazzo o una ragazza della mia età generalmente non conoscono. Mi sento cambiata, apprezzo molti più dettagli nel rapporto con le persone” riflette Matilde, che definisce i mesi delle cure come un “mix di dolore, sofferenza, speranza e positività”.
Lei, che in un primo momento si era chiusa rispetto all’idea di voler incontrare altre persone che stavano affrontando il suo stesso percorso di cura, piano piano ha iniziato ad aprirsi nella sua strada fatta “di alti e bassi e poche certezze”. Ora spera di riprendere l’università a settembre. Per di più, ha dato vita a una raccolta fondi per la ricerca scientifica.
All’Istituto di Candiolo – Irccs è infatti ufficialmente partito il progetto “Matilde”, un programma di ricerca dedicato ai sarcomi dei tessuti molli. Il progetto si propone di identificare specifici segnali molecolari, con l’obiettivo di individuare i farmaci innovativi più efficaci per ciascun paziente. Un approccio che permetterà di sviluppare cure sempre più personalizzate, anche per le forme di tumore più complesse.
Questo importante progetto è stato avviato grazie ai primi 40.000 euro raccolti in pochi mesi attraverso la mobilitazione di centinaia di persone che hanno scelto di sostenere Matilde e di trasformare la sua esperienza in un impegno concreto per la ricerca.