“…Mi ricordo di aver pensato: io non voglio dover preoccuparmi di tutte queste cose, io voglio solo essere sua sorella!” E ancora: “Essere sibling porta, inevitabilmente, a sviluppare un’empatia e una sensibilità diverse rispetto ai ragazzi della nostra età: siamo più attenti ai bisogni degli altri, alle ingiustizie e alle disparità”. Sono estratti di alcune delle testimonianze contenute nella brochure “Sibling, fratelli invisibili. Il passaggio dalle quinte al palcoscenico”, realizzata da Parent Project, ma rivista e aggiornata da poco dalla stessa associazione, alla luce di nuove esperienze e bisogni.
Il 31 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata dei sibling, ovvero dei fratelli e delle sorelle, ad indicare il legame forte di questa parentela. Ma questo legame è ancora più speciale nel mondo della disabilità, dove diventa un’esperienza che segna e condiziona tutta la vita. Non a caso, proprio il termine inglese “sibling” è stato adottato fin dagli inizi degli anni ’90 dalle prime associazioni di persone con fratelli e sorelle con disabilità.
La brochure spazia dalla descrizione delle caratteristiche di questo legame all’impatto della disabilità sul fratello o sulla sorella (spesso scarsamente considerato o malcompreso dai genitori). Il terzo capitolo è dedicato alle diverse fasi di età dei sibling: infanzia, adolescenza, età adulta, e per ciascuna vengono descritti i vissuti prevalenti (invidia e gelosia nell’infanzia; reazioni alle prese in giro, senso di ingiustizia e dilemma autonomia/accudimento nell’adolescenza; le varie domande su realizzazione professionale e sentimentale che si pongono i sibling adulti). Il quinto capitolo è dedicato all’impatto emotivo e relazionale e dunque all’individuazione precoce dei segnali di disagio (isolamento, agitazioni, ansia, perfezionismo, il “bravo bambino”, difficoltà scolastiche) ma anche agli effetti positivi (tolleranza e compassione, maturità e consapevolezza) fino a suggerire strategie di resilienza e di sostegno. Perché, come si legge nell’introduzione, “dare maggiore spazio ai sibling significa anche offrire ai genitori una guida […], trovare chiavi di lettura e strumenti utili per gestire le dinamiche relazionali ed eventuali situazioni di difficoltà”.
Il Comitato Sibling
E a proposito di sibling, ricordiamo un’altra associazione, il Comitato Sibling Onlus, che sostiene i fratelli e le sorelle di persone con disabilità anche con gruppi di auto mutuo aiuto: piccole comunità che si incontrano per aprirsi e condividere opinioni ed esperienze, e che si tengono in contatto attraverso l’iscrizione a una mailing list.