La spondiloartrite assiale è una patologia infiammatoria cronica che colpisce soprattutto la colonna vertebrale e le articolazioni sacroiliache, causando dolore persistente, rigidità e affaticamento. Spesso diagnosticata con anni di ritardo per l’assenza di criteri diagnostici precisi, questa condizione può rendere estremamente difficili azioni comuni come alzarsi dal letto, vestirsi o guidare.
In passato, i trattamenti principali per combattere la spondiloartrite assiale erano la terapia fisica che comprende l’esercizio fisico e la fisioterapia insieme all’utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Come descritto in un articolo pubblicato sulla rivista JAMA Journal of the American Medical Association, meno del 25% delle persone affette da spondiloartrite assiale ottiene un controllo completo dei sintomi con i FANS, mentre circa il 75% delle persone necessita di farmaci biologici o di agenti antireumatici sintetici modificanti per ridurre i sintomi e la progressione del danno strutturale, controllare l’infiammazione e migliorare la qualità di vita.
In occasione del World AS Day, il primo sabato di maggio, è stata lanciata la campagna internazionale “Lace Up for axSpA”, che mira a sensibilizzare sull’impatto reale della malattia. La sostanza è che anche un gesto semplice come allacciarsi le scarpe può diventare una sfida. L’immagine delle scarpe allacciate rappresenta lo sforzo quotidiano di chi convive con l’axSpA e sottolinea l’urgenza di diagnosi precoci, terapie adeguate e una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica.
“Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide che affronta ogni giorno chi vive con la spondiloartrite assiale è essenziale per creare empatia e comunità di supporto, rendendo la vita più facile e inclusiva”, dichiara Antonella Celano, presidente APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS, una delle due associazioni pazienti italiane ad essere membro dell’ASIF – Axial Spondyloarthritis International Federation.