Lo scorso 3 marzo, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli e il ministro della Salute Orazio Schillaci hanno firmato il Decreto che istituisce il «Tavolo tecnico per l’adozione di un Documento programmatico di indirizzo per il progetto D.A.M.A.», modello di accoglienza in ospedale per persone con disabilità nato nel 2000 presso l’ospedale San Paolo di Milano.
Coordinatore del Tavolo, che avrà una durata di otto mesi, a partire dalla data della riunione di insediamento, sarà Filippo Ghelma, direttore della Struttura Complessa D.A.M.A dell’ospedale Milanese.
Il progetto D.A.M.A. (Disabled Advanced Medical Assistance ovvero Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità) rappresenta una rete di servizi e pratiche che mirano a garantire una qualità migliore dell'assistenza sanitaria per le persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità intellettive, cognitive e relazionali. È nato inizialmente come una risposta alle difficoltà che i pazienti con disabilità incontravano in ambito ospedaliero, dove spesso le loro esigenze specifiche non venivano soddisfatte in modo adeguato.
Obiettivo del progetto è sviluppare modelli di accoglienza e cura in ospedale che siano inclusivi e personalizzati. Spesso, le persone con disabilità intellettive e relazionali, durante le loro esperienze in ospedale, affrontano una serie di barriere fisiche, comunicative e procedurali che rendono il loro percorso assistenziale complicato e talvolta traumatico. D.A.M.A. intende superare queste difficoltà, adottando soluzioni che rispondano meglio alle loro necessità.
La novità riguarda la creazione di un Tavolo tecnico che si occuperà della formulazione delle Linee Guida Nazionali per l’adozione di questo modello in tutte le strutture sanitarie italiane. Il Tavolo è composto da esperti e rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni di disabilità e delle realtà sanitarie.
Le Linee Guida Nazionali che emergeranno dal lavoro del Tavolo dovranno prendere in considerazione diversi aspetti: