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Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, ancora tanti stereotipi ma la ricerca per le malattie rare è donna

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Si celebra oggi, 11 febbraio 2025, la decima la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e il trentesimo anniversario della Dichiarazione e della Piattaforma d'Azione di Pechino, due pietre miliari nell'impegno globale per promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile.

Come si legge sul sito delle Nazioni Unite, l'uguaglianza di genere nella scienza è fondamentale per costruire un futuro migliore per tutti, eppure donne e ragazze continuano a scontrarsi con barriere sistemiche e pregiudizi nel perseguire carriere scientifiche a tutti i livelli delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (dette STEM - Science, Technology, Engineering e Mathematics) in tutto il mondo.

Una tendenza che si riscontra anche nel nostro paese. I più recenti dati AlmaLaurea, relativi al 2023 e riportati da OpenPolis, confermano come ci sia una netta prevalenza dei laureati rispetto alle laureate in questi settori, con un divario più significativo nell’area dell’informatica e delle tecnologie Ict. In questo campo, infatti, le laureate sono state appena il 16,8% a fronte dell’83,2% di laureati. Altro ambito in cui lo squilibrio risulta particolarmente marcato è quello relativo all’ingegneria industriale e dell’informazione. Qui la percentuale di laureate si ferma al 27,5%. 

Eppure, all’Istituto Superiore di Sanità la ricerca è sempre di più declinata ‘al femminile’: il 68% del personale è donna, e la proporzione è mantenuta se si tiene conto solo di chi fa ricerca. Sono donne il 62% dei dirigenti di ricerca, il 66% dei primi ricercatori, il 77% dei ricercatori, e sono dieci le donne fra chi dirige i 26 centri e dipartimenti dell’ISS.

Nel settore specifico delle malattie rare, possiamo citare due esempi in cui le ricercatrici sono in maggioranza – e a capo di progetti su queste patologie - rispetto ai loro colleghi: presso il Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS (è femminile ad esempio tutto il team del Telefono Verde Malattie Rare, quello del laboratorio di Health Humanities e quello che si occupa del Registro Nazionale Malattie Rare, come pure è in maggioranza composto da donne il gruppo che fa ricerca in laboratorio) e presso la Fondazione Telethon. Qui, secondo l’ultimo bilancio pubblicato, i suoi due Istituti SR-Tiget (Milano) e Tigem (Napoli) contano una presenza femminile nello staff pari al 59% per il primo e il 74% per il secondo.

 

Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: la ricerca Iss è ‘al femminile’, in alcuni video ricercatrici ‘testimonial’

  • Data di pubblicazione 11 febbraio 2025
  • Ultimo aggiornamento 11 febbraio 2025