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Uno studio di IRDiRC sulle terapie individualizzate: lo stato dell’arte e la roadmap per procedere

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Le terapie N-of-1, ovvero le terapie individualizzate sviluppate per una singola persona con malattia rara, sono al centro del nuovo studio dell’International Rare Diseases Research Consortium (IRDiRC) pubblicato su Nature Reviews Drug Discovery. La ricerca, che consiste in una revisione della letteratura scientifica, presenta casi studio con i relativi progressi e le conseguenti sfide da affrontare, per poi concludersi con una roadmap per lo sviluppo di queste terapie.

Quello delle terapie sviluppate appositamente per un piccolo numero di persone con malattie rare causate da varianti genetiche uniche è un campo pionieristico in rapida evoluzione. Tuttavia – si legge nell’articolo -, sebbene queste mutazioni possano essere uniche al momento della diagnosi e dell'inizio dello sviluppo della terapia individualizzata, a volte verrà trovato un secondo o un terzo paziente con la stessa mutazione. Pertanto, ci si aspetta che una terapia individualizzata affronti non più di cinque persone con la stessa mutazione. Similmente alla terapia, altri componenti del processo di sviluppo devono probabilmente essere individualizzati, come la selezione delle misure di esito utilizzate per valutare l'efficacia della terapia o l'approccio utilizzato per valutare il rischio e il beneficio percepiti dalle persone che ricevono la terapia.

Molti aspetti dello sviluppo della terapia N -of-1 si sovrappongono a quelli per lo sviluppo di farmaci per malattie rare in generale, ad esempio, la necessità di comprendere il meccanismo molecolare di base della malattia, l'interesse commerciale limitato in piccole popolazioni e la necessità di stabilire rigorosamente il beneficio clinico e valutare i potenziali rischi per la sicurezza. Tuttavia, la natura individualizzata di queste terapie richiede un modello di sviluppo e di finanziamento unici, come pure è altrettanto chiaro che non si può operare in un vuoto normativo e commerciale. Per questo, gli autori hanno delineato una tabella di marcia per queste terapie.

La roadmap include tre fasi principali (ognuna trattata dettagliatamente nello studio): identificazione di una persona idonea affetta da una malattia rara; sviluppo della terapia e valutazione preclinica; valutazione degli effetti della terapia. Per ogni fase, vengono affrontate questioni etiche e preoccupazioni relative all'equità, al possibile rischio rispetto al possibile beneficio e all'incertezza.

Nel breve termine, suggeriscono gli autori, l'attenzione dovrebbe essere rivolta alle malattie gravi e in rapida progressione, pericolose per la vita, dove sarà più facile misurare gli effetti del trattamento in un lasso di tempo più breve e dove la tolleranza all'incertezza e al rischio sarà più elevata. Tuttavia, una volta che i trattamenti individualizzati saranno più consolidati, i risultati potrebbero essere estrapolati per includere anche malattie più lente o meno gravi, dove ci vorrà più tempo per mostrare effetti funzionali, ma dove l'incertezza sarà ridotta in base ai dati dei precedenti programmi di sviluppo.

In conclusione, il campo dello sviluppo delle terapie N -of-1 è molto dinamico, con una continua necessità di collaborare e imparare dagli altri, di condividere informazioni e discutere apertamente di successi e fallimenti medici, metodologici ed etici. La task force IRDiRC ha messo insieme un inventario di testi, lezioni e strumenti che possono essere di aiuto a coloro che intraprendono lo sviluppo di una terapia N-of-1.

  • Data di pubblicazione 30 dicembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 30 dicembre 2024