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Malattie non Diagnosticate in Cina, un UDP pilota ottiene il 61% di diagnosi

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Circa sei piccoli pazienti su 10 a Fudan, in Cina, hanno ricevuto una diagnosi di malattia rara grazie all’approccio multidisciplinare messo a punto nel marzo 2016 dal Children's Hospital della Fudan University nell’ambito del Programma per le Malattie pediatriche Non Diagnosticate (UDP). Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Public Health

Tra gennaio 2017 e dicembre 2021 sono stati esaminati 758 casi: oltre la metà (57,5%) maschi e al di sotto dei cinque anni. Il tempo medio di degenza del paziente prima del ricovero in UDP era di sei mesi e, ad eccezione di 69 bimbi, tutti presentavano più di un sintomo: 460 (60,7%) avevano difficoltà neurologiche, 151 (19,9%) problemi endocrini e 141 (18,6%) problemi immunologici. L’UDP ha mostrato un tasso di diagnosi del 61,3%. Sono stati eseguiti test genetici su 469 dei 758 pazienti, con un tasso di diagnosi genetica del 15,8%. Il metodo UDP ha, inoltre, rivelato una sensibilità del 94,5%, una specificità dell'86,4%, un valore predittivo positivo del 92,8% e un valore predittivo negativo dell'89,5%.

L’approccio multidisciplinare è consistito in un team comprendente medici ospedalieri, genetisti, radiologi, patologi e un pediatra incaricato di determinare se il paziente soddisfava i requisiti, raccogliere informazioni mediche e programmare riunioni di esperti multidisciplinari. Sono stati, inoltre, utilizzati vari metodi di test genetici per diagnosticare malattie pediatriche rare, tra cui cariotipo, ibridazione fluorescente in situ (FISH), ibridazione genomica comparativa (CGH) e array SNP, sequenziamento di singoli geni, sequenziamento di nuova generazione (NGS), analisi genomiche ed epigenetiche mirate.

Lo studio riporta il caso di una bambina di sei anni, che per otto mesi ha avuto un nodulo al collo e febbre, è stata visitata in due diversi ospedali pediatrici, le sono stati eseguiti una serie di esami di laboratorio, e, nonostante le fosse stata diagnosticata un'infezione persistente da virus di Epstein-Barr, non si è riusciti a stabilire la vera causa. Ulteriori risultati come riduzioni delle immunoglobuline G e M, cellule CD4 e CD 8 sono stati scoperti dopo il ricovero all'UDP. Il team di esperti ha sospettato un disturbo da immunodeficienza, come la malattia da immunodeficienza primaria, confermato dall'analisi genetica. 

Per anni, un’altra bambina di tre anni è stata ritenuta anemica. Visitata in diversi ospedali, le è stata diagnosticata un'anemia sideropenica, ma la terapia orale con ferro è stata inutile. Il ferro sierico della bambina è stato scoperto essere più basso dopo l'adesione all'UDP e si è sospettato che la causa della carenza di ferro fosse una condizione genetica. Il test WES (sequenziamento dell'intero esoma) ha identificato l'anemia sideropenica refrattaria al ferro causata da una mutazione nel gene TMPRSS6.

E ancora, una bambina di tre anni è stata portata all'UDP con crescente versamento pericardico e febbre. La sua diagnosi clinica era stata endocardite infettiva per due anni prima del ricovero, nonostante non fossero stati riscontrati patogeni specifici. Altri esami fatti nell’ambito dell’UDP hanno ottenuto la diagnosi di lupus eritematoso sistemico.

L’UDP cinese rappresenta uno studio pilota, ispirato dall’UDP, ormai collaudato, creato nel maggio 2008 dagli NIH statunitensi, a cui fanno riferimento gli UDP esistenti negli altri Paesi, compreso quello italiano.


  • Data di pubblicazione 29 novembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 29 novembre 2024