A cura di Antonio Mistretta, responsabile del Servizio Comunicazione Scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità
La costruzione di una salute inclusiva e sostenibile inizia nei luoghi dove si formano le menti e i cuori delle nuove generazioni: le scuole. Non è un caso che l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) abbia scelto di rinnovare il suo impegno nel progetto “Roma Scuola Aperta - Mappa della Città Educante”, un’iniziativa di Roma Capitale che punta a trasformare il tessuto scolastico in un centro di crescita culturale, responsabilità civica e sensibilità verso i temi della salute pubblica.
In un mondo sempre più interconnesso, educare alla salute non può limitarsi alla prevenzione delle malattie o alla semplice trasmissione di nozioni mediche. Significa costruire un sapere diffuso che unisce salute, cultura e ambiente. I 14 progetti dell’ISS per questa edizione di “Roma Scuola Aperta” si muovono esattamente in questa direzione, affrontando temi di straordinaria attualità e interesse sociale.
Tra questi, si segnalano attività dedicate alla prevenzione delle malattie trasmissibili e metaboliche, alla sicurezza nell’acquisto di farmaci online, e al ruolo dell’alimentazione consapevole nella salute. Vengono promossi anche progetti innovativi come lo studio del sistema immunitario attraverso attività interattive e l’introduzione a biotecnologie avanzate come gli organs-on-chip, strumenti per lo studio del cancro. Non mancano riflessioni su parità di genere e genitorialità inclusiva, valorizzazione della biodiversità, e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.
Particolare attenzione è rivolta al Museo dell’Istituto Superiore di Sanità, che offre ai giovani l’opportunità di scoprire l’evoluzione della salute pubblica in Italia, e al coinvolgimento diretto degli studenti tramite contest sui social media e progetti di scienza partecipata. Infine, un focus importante è dedicato alla connessione tra salute intestinale, sistema immunitario e benessere mentale, promuovendo stili di vita sani.
Le malattie rare: un'urgenza educativa e sociale
Tra i temi centrali, le malattie rare rappresentano un esempio emblematico dell'importanza di un’educazione alla salute inclusiva. Progetti come RARE REELS Ambassadors e Scienza partecipata per le malattie rare, per citarne alcuni, hanno il merito di coinvolgere i giovani in modo attivo e creativo, riducendo lo stigma sociale e promuovendo una cultura dell’empatia. In un’epoca in cui l’isolamento spesso colpisce le famiglie dei pazienti rari, educare gli studenti significa creare una rete di solidarietà e consapevolezza che può fare la differenza.
La scienza al servizio della società educante
La scuola non è solo il luogo dove si imparano le basi di matematica o letteratura: è anche il terreno fertile per coltivare cittadini responsabili e pronti ad affrontare le sfide del futuro.
Progetti come quelli dell’ISS non sono semplici attività collaterali al programma scolastico, ma pilastri di un’educazione globale. Nel caso delle malattie rare, in particolare, sensibilizzare significa contribuire a costruire una comunità più empatica, pronta a rispondere ai bisogni di chi affronta sfide quotidiane complesse.
Investire nella scuola significa investire nel futuro, perché è da qui, dalle nuove generazioni, che può nascere il cambiamento che tutti auspichiamo.