Il 14 febbraio il cuore è protagonista: non solo perché è San valentino, il giorno degli innamorati, ma anche perché si celebra in tutto il mondo la Giornata delle cardiomiopatie congenite.
Si tratta di anomalie del cuore o dei grandi vasi che sono già presenti nella vita fetale e che rappresentano, secondo le stime della Società Italiana di Neonatologia (SIN), il 40% di tutte le malformazioni, responsabili di un tasso di mortalità del 4% in epoca neonatale.
All’incirca un neonato ogni 100 nati vivi nel nostro paese ha una cardiomiopatia congenita, mentre uno ogni 1000 nati vivi ha una cardiomiopatia congenita critica, che necessita cioè di intervento chirurgico entro il primo mese di vita.
Tuttavia, una certa prevenzione è possibile per ridurre il rischio di insorgenza: una dieta ricca di acido folico, l’adozione di stili di vita corretti durante l’intera gravidanza e la vaccinazione contro le principali malattie infettive a rischio teratogeno (in grado cioè di alterare il normale sviluppo del feto).
Anomalia di Ebstein |
Cuore criss-cross |
Sindrome del cuore sinistro ipoplasico |
Sindrome simil-mucopolisaccaridosi con malattia ematopoietica e cardiopatie congenite |