La Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l’intesa in merito all’accordo di definizione dell’assetto della Rete nazionale tumori rari, che si interfaccerà con le Reti oncologiche regionali. I Centri di riferimento saranno individuati sulla base di criteri definiti nell’intesa già precedentemente sottoscritta, in relazione al grado di competenze, di servizi prestati e alla capacità di teleconsulto.
Parere favorevole è arrivato anche per investimenti da 750 milioni di euro per la telemedicina con l’obiettivo di raggiungere nell’erogazione dei servizi almeno 200 mila persone. Le Regioni e le Province autonome hanno già adottato dei piani operativi che definiscono il proprio fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e quindi il numero delle persone da assistere.
All’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas), andranno 50 milioni in qualità di soggetto attuatore dell’investimento e alle Regioni e alle Province autonome saranno stanziate risorse per 432.049.248 da ripartire in base al fabbisogno dei servizi minimi di telemedicina.