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Dal 1 giugno è operativo nel Lazio il nuovo Centro di Riferimento Cistite Interstiziale, un’istituzione unica nel suo genere sul territorio, che accompagnerà i pazienti lungo tutte le fasi della loro patologia. L’obiettivo del centro è proprio quello di ampliare, concentrandoli, servizi che per chi soffre di questa patologia erano precedentemente dislocati o persino assenti. Un servizio fieramente rivendicato dagli sforzi dell’Associazione italiana per la cistite interstiziale, che da anni denunciava la mancanza di un piano a tutto tondo per i pazienti.

Una grande novità del centro è quella di offrire competenze mediche specifiche, vantando expertise note anche in ambito internazionale. Precedentemente l’apertura del Centro, infatti, i centri ospedalieri dedicati alla diagnosi e al trattamento della cistite interstiziale erano afferenti a reparti di ginecologia, portando i pazienti maschi a dover viaggiare in altre zone del territorio per poter ricevere le giuste cure. Un potenziamento, dunque, non solo delle risorse infrastrutturali ma anche medico-sanitarie, che ora spaziano dall’urologia per i pazienti maschi a un reparto dedicato di anatomopatologia, che permetterà di accelerare significativamente il processo di diagnosi differenziale, escludendo malattie più comuni con cui la cistite interstiziale condivide alcuni sintomi.

La cistite interstiziale e i pazienti

La cistite interstiziale (CI) detta anche Sindrome Dolorosa della Vescica, è una malattia rara che provoca infiammazione cronica dolorosa della parete vescicale, che si manifesta come un dolore pelvico, anche di intensità invalidante, con un persistente bisogno di urinare, di durata di almeno sei settimane e in assenza di infezioni a carico dell’apparato urinario. Può colpire donne, uomini, bambini e bambine di tutte le età, e anche se risulta vi sia una prevalenza di 5 : 1 nelle donne, in realtà questo dato sembra essere sottostimato, in quanto nel maschio questa patologia può essere confusa con altre. Non è raro, infatti, che molti pazienti ricorrano ad autodiagnosi informandosi per vie proprie, in assenza di un punto di riferimento medico, questo uno dei motivi dell’importanza del nuovo Centro, fortemente voluto dall’Associazione, la quale ha anche lottato con il drammatico periodo della pandemia Covid-19 che aveva inevitabilmente rallentato gli iter di attivazione.

 Un centro per la ricerca

Il nuovo Centro di Riferimento per Cistite Interstiziale non si limita, tuttavia, all’attività di diagnosi, prognosi e trattamento dei pazienti; ma collaborando con il Dipartimento di Medicine Chirurgiche e Biotecnologie dell’Università La Sapienza di Roma (Polo Pontino e dell'ICOT di Latina) ha come obiettivo anche la ricerca di nuove terapie e più efficienti tecniche di diagnosi per questa patologia, che troppo spesso inganna pazienti e professionisti con sintomi simili a diverse altre, spingendo alla somministrazione di terapie antibiotiche laddove non vi è infezione.