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SLAFOOD: chef e Centri NeMo insieme in difesa del diritto a piatti gustosi

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Disfagia e difficoltà nella masticazione sono alcune delle problematiche che una persona con Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è costretta ad affrontare, perdendo, così, spesso, il gusto del cibo e la gioia di condividere la tavola con gli altri. Troppe volte, infatti, i pazienti si trovano davanti piatti dalla consistenza non idonea. Per ovviare a queste difficoltà e migliorare la loro qualità di vita, nasce l’associazione SLAFOOD: oltre 30 chef, riuniti nell’Associazione professionale cuochi italiani (Apci), hanno messo professionalità, talento e passione per il proprio mestiere a servizio dei progetti nutrizionali dei Centri clinici NeMO (Neuromuscular Omnicenter).  

L’idea nasce da Davide Rafanelli, imprenditore che ha trascorso gli ultimi dieci anni in ambito food e che dopo la diagnosi di Sla, circa due anni fa, ha scelto di mettere le sue competenze a servizio delle persone con le sue stesse problematiche. Beneficiari dei progetti promossi da SLAFOOD sono i Centri Clinici NeMO, il network nazionale specializzato nella cura e nella ricerca sulla Sla e le malattie neuromuscolari. Fondati su un approccio di cura multidisciplinare, i Centri NeMO da sempre pongono attenzione anche alla presa in carico nutrizionale, non solo in merito ai bisogni primari e di sicurezza per la salute della persona, ma anche relativamente al valore relazionale e di inclusione sociale dello stare a tavola. Tanti gli chef che hanno aderito con entusiasmo: Roberto Carcangiu, Presidente Apci Chef nonché Vicepresidente di SLAFOOD, Mauro Uliassi, Carlo Cracco, Roberto Valbuzzi, Elio Sironi, Felix Lo Basso, Gabriele Gorlato, Fabio Zanetello, Francesco Falanga, Stefano Callegaro, Sergio Mei, Andrea Bevilacqua, Domenico Della Salandra, Christian Benvenuto, Marco Pedron.

SLAFOOD promuoverà eventi, cene e progetti specifici coinvolgendo chef, cuochi, maestri pizzaioli e aziende della ristorazione per raccogliere fondi a sostegno della presa in carico nutrizionale. Proponendo e valorizzando piatti preparati con consistenze modificate, grazie alla supervisione scientifica del team dei Centri NeMO, e permettere così a chi ha problemi di disfagia di poterli gustare in sicurezza, sensibilizzando al contempo tutti sull’importanza di questo tema. Clinici e ricercatori saranno al fianco in ogni iniziativa, aggiornando anche sui progressi della ricerca.

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  • Data di pubblicazione 16 maggio 2023
  • Ultimo aggiornamento 16 maggio 2023