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6-12 gennaio 2021 - Settimana Mondiale della Sensibilizzazione dell’Acido Folico (WFAAW)

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Si celebra dal 6 al 12 gennaio 2021 la Settimana Mondiale della Sensibilizzazione dell’Acido Folico (WFAAW), lanciata dalla Federazione Internazionale nel 2017 come parte dell’Iniziativa Globale sulla Prevenzione (IFGPI).

L'appuntamento, ormai annuale, ha lo  scopo di condividere messaggi vitali sulla salute pubblica della popolazione mondiale.  In Italia l'Associazione ASBI,  associata alla Federazione Internazionale (IF), porta avanti questa campagna di sensibilizzazione con messaggi chiave che ribadiscono l’importanza di un’adeguata assunzione di acido folico prima e durante la gravidanza, di una dieta sana ed equilibrata, di migliori strategie di educazione alla salute della popolazione e di coinvolgimento di diversi stakeholders al fine di aumentare la consapevolezza e ridurre il rischio di sviluppare Difetti del Tubo Neurale.

Su questo tema l'Istituto Superiore di Sanità è attivo da molti anni, e dal 2004 coordina (attraverso il Centro Nazionale Malattie Rare)  il Network Italiano Promozione Acido Folico,  un’organizzazione non profit, che unisce varie istituzioni pubbliche e private, associazioni dei pazienti, testate giornalistiche specilizzate nell'ambito sanitario e biomedico.

Per rendere le giovani coppie consapevoli in tempo utile, il CNMR ha predisposto vari strumenti informativi, fra cui report, opuscoli, brochure e poster, sia in lingua italiana che nelle principali lingue straniere parlate dalle donne presenti in Italia.

L'ISS, inoltre, ha prodotto nel 2012 delle "Raccomandazioni sulle politiche di prevenzione primaria per i difetti congeniti nell’ambito dei Piani e delle Strategie nazionali sulle malattie rare", elaborate nell'ambito di una collaborazione da Eurocat (European Surveillance of Congenital Anomalies) e Europlan (European Project for Rare Diseases National Plans Development).  

Acido folico e folati: cosa sono?

Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B, anche noti con il nome di vitamina B9. La parola deriva dal latino folium, foglia. Fu l’americano Mitchell, negli anni Quaranta, il primo a impiegare il termine di acido folico per indicare sostanze estratte da foglie di spinaci e rivelatesi efficaci contro alcuni tipi di anemia.

È importante distinguere tra acido folico e folati. Questi ultimi sono composti naturalmente presenti negli alimenti, mentre il termine acido folico è riferito alla molecola di sintesi chimica presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti arricchiti con queste vitamine. I folati devono essere necessariamente introdotti attraverso l’alimentazione, in quanto il nostro organismo li produce sono in quantità molto limitate.

Una carenza di queste vitamine può determinare forme di anemia e, in caso di gravidanza, aumentare il rischio che il feto sviluppi gravi malformazioni congenite. Pertanto, l’acido folico ha un ruolo fondamentale nella prevenzione di gravi malformazioni congenite come i difetti del tubo neurale (tra cui spina bifida, anencefalia e encefalocele). Studi e prove condotte in diversi Paesi hanno dimostrato che l’assunzione di acido folico prima del concepimento può ridurre il rischio di difetti del tubo neurale fino al 70%.

Lo sviluppo delle strutture embrionali, da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto, si completa appena 28 giorni dopo il concepimento, per questo risulta essenziale assumere acido folico almeno un mese prima del concepimento e fino al terzo mese, quando si verifica la chiusura del tubo neurale.

Anche un’alimentazione ricca in frutta, verdura e legumi, contenenti folati, contribuisce a ridurre l’incidenza delle malformazioni congenite. La sola alimentazione, però, non è sempre sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano in folati e, se si programma una gravidanza, è necessario integrare la dieta con compressa di acido folico nella dose giornaliera di 0,4 mg raccomandata. Il fabbisogno giornaliero per un adulto sano, infatti, è di 0,4 mg/die secondo il documento pubblicato da Organizzazione Mondiale della Sanità e FAO nel 2004. Durante la gravidanza il fabbisogno giornaliero in folati aumenta per la donna a 0,6 mg/die, dal momento che il feto attinge alle risorse materne per il proprio sviluppo.

Allegati

  Brochure acido folico - multilingue

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  • Data di pubblicazione 7 gennaio 2021
  • Ultimo aggiornamento 7 gennaio 2021