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La salubrità delle abitazioni è importante per tutti, in particolare per le persone con malattie rare

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A cura di Domenica Taruscio, già Direttore del CNMR -ISS, Presidente del Centro Studi KOS - Scienza, Arte, Società

Tutti noi passiamo gran parte del nostro tempo in una varietà di ambienti chiusi (indoor): la casa, la scuola, l’ufficio, la palestra. Molte persone “fragili” in particolare vivono soprattutto dentro casa: anziani, bambini piccoli, persone con malattie croniche o rare o con difficoltà motorie. Per molte di queste ultime, grazie alle opportunità offerte dal “lavoro agile”, la casa diventa anche un luogo di lavoro.

Può la casa esporci a rischi per la salute? Purtroppo, sì. Le evidenze scientifiche sempre di più mettono in rilievo come l’inquinamento indoor sia un tema sottovalutato.

I luoghi in cui viviamo sono ambienti complessi, alla cui salubrità contribuiscono materiali da costruzioni e arredi, il microclima (umidità e temperatura), la pulizia, il ricambio d’aria e la densità abitativa, i sistemi di riscaldamento e cottura, nonché l’esposizione all’inquinamento esterno, ad esempio per le abitazioni che affacciano su vie di grande traffico. Inoltre, le ristrutturazioni aumentano le esposizioni a polveri e Composti organici volatili (Voc).

I principali inquinanti sono quelli aerogeni: il particolato fine (PM2,5) e il biossido di azoto (cottura e riscaldamento), i Voc tra cui sostanze che alle dosi alte sono molto tossiche e cancerogene come benzene e formaldeide (vernici, solventi, detergenti), il gas radon (cancerogeno) derivante dai materiali da costruzione in tufo. Il danno diretto e indiretto (vulnerabilità a infezioni) al sistema respiratorio è il primo effetto; inoltre, i danni ai sistemi cardiocircolatorio e immunitario, nonché la possibilità di indurre o scatenare i disturbi, ancora non ben compresi, chiamati “Sensibilità Chimica Multipla”. Le persone più vulnerabili, oltre a bambini e anziani, comprendono i soggetti con condizioni pre-esistenti -rare o meno- che predispongono a problemi cardio-respiratori o a tumori.

Inoltre, sostanze presenti in arredi e materiali da costruzione o usate in casa senza cautele (insetticidi) vanno a inquinare la polvere indoor, venendo assorbite attraverso la pelle o ingerite, soprattutto dai bambini piccoli. Gli studi scientifici mostrano che queste sostanze anche a dosi assorbite relativamente piccole possono dare alterazioni ormonali (interferenti endocrini come gli ftalati presenti nei materiali in polivinilcloruro, Pvc) o del sistema nervoso (es. gli insetticidi piretroidi).  Molte di queste sostanze sono state vietate da diversi anni in Europa, tuttavia, nelle case non ci sono solo materiali nuovi.

I primi 1000 giorni di vita (gravidanza e prima infanzia) sono la fase più vulnerabile; soggetti “fragili” sono certamente le persone con malattie rare ma non solo, si pensi ad esempio anche a tutti coloro che hanno condizioni predisponenti come l' ipotiroidismo.

Infine, le muffe, i principali allergeni dell’ambiente domestico, più diffuse di quanto si pensi soprattutto in presenza di alte umidità, densità abitativa, scarsa igiene e scarso ricambio d’aria. La presenza di muffe è associata al rischio di insorgenza di asma ed altre reazioni allergiche, anche cutanee: i soggetti più fragili sono i bambini, soprattutto se predisposti a problemi immunitari.

Un ambiente abitativo salubre e gradevole è, quindi, determinante per la salute ed il benessere psicofisico; nel contempo molti fattori di rischio - se non conosciuti e gestiti - possono metterne a repentaglio la salubrità. Esistono linee guida e normative, ma sono frammentarie e necessitano di aggiornamento. L’attenzione alla salubrità deve diventare fattore determinante per produrre, mettere in commercio e utilizzare tecnologie e materiali per le nostre abitazioni. La salubrità indoor è quindi importante per tutti noi, a qualsiasi età, ma lo è soprattutto per le persone più fragili e le persone con malattie rare, le quali presentano maggiori vulnerabilità nei confronti degli effetti di inquinanti domestici. 

  • Data di pubblicazione 25 novembre 2025
  • Ultimo aggiornamento 25 novembre 2025