NEWS

Malattie rare nella storia: un articolo illustra la situazione nell'Europa medievale

placeholder image

In una review pubblicata recentemente sull'International Journal of Rare Diseases & Disorders, si analizzano le testimonianze delle malattie rare nella storia, focalizzando l'attenzione nel periodo medievale.

Gli archivi paleopatologici confermano l'esistenza di una serie di malattie rare (acromegalia, malattie metaboliche ossee, acondroplasia, sindrome di Down, amelogenesi imperfetta, sindrome di Marfan, mieloma multiplo) nel Medioevo. L'arte medievale documenta e rappresenta anche rari disturbi, come il nanismo (nell'opera di Andrea Mantegna, 1431-1506), la malattia di Paget (Quinten Matsys, 1466-1530), la distrofia miotonica (Pieter Bruegel the Elder, 1525-1569), o la malattia di Behçet.

Naturalmente a quei tempi, medici, chirurghi e farmacisti spesso non avevano abbastanza conoscenze, strumenti e farmaci per curare o prevenire malattie comuni e malattie così rare, pertanto è emerso che nell'Europa medievale era la Chiesa a prendersi cura dei bambini con tali patologie. Ad esempio, ci sono testimonianze di bambini e neonati indesiderati affetti da rari disturbi sono stati lasciati all'ingresso della chiesa dell'Abbazia di Averbode, a Lovanio, in Belgio.

  • Data di pubblicazione 5 agosto 2020
  • Ultimo aggiornamento 5 agosto 2020