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Blue Home: 4 appartamenti didattici dedicati ai bambini e ragazzi con autismo e alle loro famiglie

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A Varese, nel quartiere di Casbeno, ha preso il via un progetto didattico di abilitazione intensiva "Blu Home", promosso da Fondazione Sacra Famiglia, con il sostegno di Fondazione Vodafone, Fondazione Pasquinelli, Spazio Blu e Harmonie Care.

Unico in Europa, il progetto prevede l'utilizzo di 4 appartamenti didattici, si tratta di trilocali arredati con particolari accorgimenti autism friendly, dotati di strumenti di domotica e di un sistema di videoregistrazione da remoto per monitorare, ascoltare e capire i comportamenti di genitori e figli.

Ogni famiglia coinvolta nel progetto potrà essere ospitata  per un periodo di tempo limitato (circa una settimana) e, grazie a telecamere nascoste, costantemente osservata  da un'équipe di professionisti formata da uno psicologo e da un educatore, che dalla control room al piano terra dell'edificio daranno indicazioni ai genitori per correggere eventuali errori e suggerire strategie alternative.

Ogni anno la Fondazione potrà ospitare negli appartamenti della propria sede varesina fino a 160 nuclei familiari. 

Le famiglie nella Blu Home seguiranno una routine precisa: dopo una prima giornata dedicata al dialogo, genitori e bambini saranno osservati per due o tre giorni attraverso le telecamere nascoste, senza alcun intervento da parte degli operatori. In seguito svolgeranno attività guidate dai professionisti tramite un auricolare. Nelle ultime giornate, l'équipe si limiterà a osservazioni del comportamento della famiglia per verificarne i miglioramenti ed eventualmente suggerire percorsi abilitativi successivi. L'obiettivo è quello di far acquisire sia al bambino sia ai genitori e ai fratelli abilità, competenze e nuove abitudini positive da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. 

In ogni appartamento, grazie al touch screen a disposizione dei genitori, è possibile controllare l'illuminazione delle stanze, il movimento delle tapparelle e di alcuni elettrodomestici (come l'apertura del frigorifero), in modo da personalizzare ogni intervento in relazione ai disturbi dei ragazzi. I mobili hanno bordi e spigoli arrotondati, mentre i colori e l'intensità della luce in ogni stanza sono diversificabili. La camera dove dorme il bambino, per esempio, è dotata di un soffitto luminoso, che crea un effetto caleidoscopio per conciliare il sonno e il riposo. Tutte le informazioni gestite dal sistema domotico e dall'impianto audio/video di controllo confluiscono, nel rispetto delle norme sulla privacy, in un sistema informatico che permette il monitoraggio, l'analisi e l'editing per scopi educativi e scientifici.


Per maggiori informazioni contattare la Fondazione.

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  • Data di pubblicazione 18 settembre 2020
  • Ultimo aggiornamento 18 settembre 2020