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Giornata Mondiale sindrome di Down: “ASSUME THAT I CAN”

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Gli inglesi la chiamano “self-fulfilling prophecy” ed è una sorta di profezia che si auto-avvera. In altre parole, se ci credi puoi farlo e, se pure gli altri credono che puoi farlo, si innescano delle dinamiche tali che il risultato è garantito. Così se un insegnante crederà che il proprio studente possa imparare, lo metterà alla prova e troverà le strategie giuste per insegnargli la sua materia, probabilmente la imparerà. Se un genitore darà fiducia al proprio figlio e lo sosterrà nelle sue autonomie e conquiste, creando le condizioni perché possa sperimentarsi, allora forse il figlio riuscirà. E così via nei vari aspetti della vita.

Proprio il concetto della profezia autoavverante è al centro della campagna di sensibilizzazione internazionale “ASSUME THAT I CAN”, che CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down lancia in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, il 21 marzo 2024. Per chiedere a ciascuno di mettere fine a pregiudizi e stereotipi che limitano il campo d’azione e le opportunità a scuola, a lavoro, nello sport, nella vita sociale e nelle relazioni affettive delle persone con sindrome di Down. 

Ho scoperto che in psicologia esiste un concetto, che in inglese si dice “self-fulfilling prophecy”, cioè una profezia che si auto-avvera, perciò l’insegnante che pensa che lo studente non possa capire, si comporta di conseguenza, non spiega e fa avverare la profezia. Ma per me non esistono concetti facili e difficili. C’è sempre il modo semplice per spiegare le cose. Se penso alle cose che non mi sono state spiegate e insegnante, questo mi fa arrabbiare”. Sono state queste le parole di Marta Sodano, donna con sindrome di Down di 29 anni, pronunciate alle Nazioni Unite per raccontare gli ostacoli incontrati nella sua esperienza scolastica. 

 

È proprio da qui e dal racconto di Marta Sodano che nasce il film “ASSUME THAT I CAN”, disponibile sul canale Tiktok di CoorDown e diffuso su tutte le piattaforme dell’organizzazione e dei partner. La protagonista sfida le basse aspettative che gli altri hanno su di lei: all’inizio chi ha intorno crede che non possa bere un cocktail, praticare boxe, studiare Shakespeare, andare a vivere da sola. Poi a metà film ecco il ribaltamento di prospettiva. La protagonista invita con determinazione a pensare in modo nuovo: se credi in me, se mi dai fiducia, potrai avere un impatto positivo e allora, forse, potrò raggiungere obiettivi, anche inaspettati.

Guarda il video

 

 Giornata nazionale sindrome di Down: #EndTheStereotypes

Superare i pregiudizi che riguardano le persone con la sindrome di Down è anche il tema della Giornata Nazionale con l’hashtag ufficiale #EndTheStereotypes”. Per l’occasione l’Associazione Italiana Persone con sindrome di Down (AIPD) ha realizzato uno spot che non solo invita a superare i pregiudizi, ma anche a rovesciarli, dimostrando una realtà diversa da quella che appare dietro la lente del pregiudizio.

Gli stereotipi sono come un film horror: fanno paura e traggono in inganno. Ecco, quindi, in pochi minuti, una piccola storia che dimostra come una persona con sindrome di Down spesso può e vuole diventare una risorsa sociale, per esempio, una baby sitter. Nello spot recita Moira Oliverio, alla sua seconda esperienza davanti alla cinepresa (dopo il docufilm di Christian Angeli 'Come una vera coppia', accanto al fidanzato Emanuele Raffaelli). In questo caso, Moira veste i panni di una premurosa vicina di casa, che si rivela un prezioso aiuto nel momento del bisogno.

Eppure dall'indagine svolta da AIPD poco più di un anno fa, viene fuori che quasi il 45% degli over 45 con sindrome di Down 'non fa nulla e sta a casa', perché sul territorio mancano servizi e risorse adeguati. Una carenza che a sua volta è frutto del peggiore degli stereotipi: quello che considera le persone con sindrome di Down eterni bambini, e quindi non crea per loro percorsi di educazione all'autonomia, alla vita indipendente, alla vita sentimentale.

Gli altri appuntamenti: il 23 marzo, dalle 16 alle 18, è in programma l'incontro online 'La sperimentazione farmacologica sulla sindrome di Down in Italia', organizzato dalla DS Task Force, gruppo costituito da ricercatori e dai presidenti dell'AIPD e di CoorDown. La partecipazione è libera e gratuita, sarà sufficiente collegarsi alla piattaforma Zoom.

Gli stereotipi più diffusi e il loro "rovesciamento"

Guarda lo spot

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Allegati

  Leggi il comunicato stampa dell'AIPD

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  • Data di pubblicazione 21 marzo 2024
  • Ultimo aggiornamento 21 marzo 2024