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Alla Sapienza il primo corso di laurea sulla lingua dei segni

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Con l’avvio della nuova offerta formativa, dal prossimo anno accademico (2022-2023) la Sapienza sarà il primo, e per ora unico, Ateneo italiano a offrire un corso di laurea volto a formare interpreti professionisti di Lingua dei segni italiana e di Lingua dei segni italiana tattile, erogato anche con la collaborazione delle più importanti realtà pubbliche e private che si occupano di sordità e lingua dei segni.
Incardinato presso il Dipartimento di Lettere e culture moderne, il corso ha come finalità la formazione di laureati, con competenze linguistiche e metodologiche tali da consentire di trasmettere, attraverso canali comunicativi diversi, il messaggio linguistico dalla LIS all’italiano e viceversa. Verranno erogati corsi mirati a fornire una conoscenza della linguistica delle lingue parlate e segnate, della semiotica e della filosofia del linguaggio, della legislazione relativa alla disabilità; degli aspetti psicologici, antropologici delle teorie e tecniche della traduzione. Accanto a queste conoscenze teoriche in tutti e tre gli anni di corso sarà garantito un percorso di apprendimento pratico della LIS, anche con riferimento alla lingua dei segni tattile e nel secondo e nel terzo anno si attiveranno attività di stages e tirocini per un totale di 48 cfu, come previsto D.M. n. 446 del 12 agosto 2020. I laureati, infatti, potranno esercitare la professione di interprete, consulente per servizi linguistici e di comunicazione, accompagnatore turistico o guida turistica in LIS.

Con l’istituzione di questo nuovo corso la Sapienza rafforza e conferma l’impegno volto a costruire un Ateneo sempre più inclusivo ed accessibile, non solo tramite l’abbattimento delle barriere, ma anche formando professioniste e professionisti di alto profilo a servizio del Paese.

Per maggiori informazioni visita la pagina web dedicata.

  • Data di pubblicazione 4 agosto 2022
  • Ultimo aggiornamento 4 agosto 2022