Uno studio realizzato dall’area di ricerca di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento. La ricerca, finanziata da Airc e ministero della Salute, e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications illustra come l'immunoterapia possa essere utile per sconfiggere il neuroblastoma.
Sono stati identificati due nuovi marcatori cellulari e genetici in grado di predire la sopravvivenza dei pazienti con neuroblastoma. Tale scoperta, oltre a fornire nuovi strumenti per la prognosi, consentirà anche di individuare i pazienti oncologici che potranno beneficiare maggiormente di terapie immunologiche per sconfiggere il tumore.
Il neuroblastoma è il tumore solido extracranico più comune dell’età pediatrica. L’età media alla diagnosi è di 18 mesi e nel 90% dei casi il neuroblastoma si manifesta prima dei 7-8 anni di vita. Nella metà dei pazienti, il neuroblastoma viene diagnosticato nella sua forma metastatica. Le attuali terapie, per quanto articolate e comprendenti vari approcci, non sono purtroppo sufficienti per eradicarlo definitivamente in una larga percentuale di pazienti.
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